Top Manager Reputation, John Elkann non sbanda. Sogno o son desto?

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Start Magazine ECONOMIA

Top Manager Reputation, John Elkann non sbanda. Sogno o son desto? È davvero un periodo difficile per John Elkann, preso su più fronti: l'addio a Gedi dopo l'ammutinamento della redazione di Repubblica, il motore di Stellantis che arranca vistosamente e persino un'inchiesta giudiziaria. Tutto ciò come si riflette nella classifica mensile curata da Top Reputation Manager? La lettera di Claudio Trezzano Caro direttore, so che ultimamente ti perseguito. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri media

Elkann ha indicato che il successore di Tavares sarà probabilmente scelto tra i dirigenti attuali di Stellantis, escludendo l’opzione di candidati esterni. (Autoappassionati.it)

L’evento si è tenuto al Lingotto, memoria storica della fabbrica torinese, come Mirafiori. Oggi fantasmi FIAT non è più l’acronimo che veniva “svelato” e ribadito con orgoglio da Gianni Agnelli: Fabbrica Italiana Automobili Torino. (il Giornale)

Diversi studi indicano che meno dell’1% delle aziende fondate all’inizio del Novecento risultano ancora in vita. Sopravvivono quelli che si sanno adattare meglio ai cambiamenti delle tecnologie, dei mercati, della domanda. (Il Messaggero - Motori)

John Elkann al 50° anniversario del gruppo dirigenti Fiat: "Stellantis in campo, fiducia nel futuro"

Il giorno prima dello sciopero generale, nelle bacheche aziendali degli stabilimenti Stellantis di Mirafiori e Pomigliano sono comparsi diversi volantini. “Stellantis siamo tutti e tutte noi. (Il Fatto Quotidiano)

Serve avere fiducia perché con le polemiche, i rancori e i protagonismi non si risolve nulla. In più bisogna essere fieri ed orgogliosi del cosiddetto “spirito Fiat”, citato ieri proprio dal presidente di Stellantis, John Elkann, «quello spirito che non ha mai temuto di confrontarsi con il futuro, con l’innovazione e con la concorrenza. (Liberoquotidiano.it)

"All'origine dell'associazione dei dirigenti Fiat c'era la volontà di uscire allo scoperto e di affermare nella società italiana i valori positivi della nostra cultura industriale, il desiderio di mettersi a disposizione delle nostre comunità e del nostro Paese. (La Stampa)