Il bis di Von der Leyen non aiuterà l'Europa

Il bis di Von der Leyen non aiuterà l'Europa
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Inside Over INTERNO

Più che la politica, volle il timore di un salto nel buio: i partiti dell'Euro-maggioranza hanno rotto l'impasse sui commissari europei del secondo mandato presidenziale di Ursula von der Leyen e si apprestano a far nascere il nuovo esecutivo Ue sulla base di un fragile compromesso che non risolve i problemi di fondo dell'Europa. E quello che sembra un accordo (Inside Over)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il ministro dell’Istruzione Valditara parla di “successo per l’Italia”, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani ci mette la retorica patriottica: “Siamo uno dei Paesi fondatori, siamo una grande Nazione, con un governo stabile e un’economia in salute ed è giusto che tutto questo venga riconosciuto e valorizzato”. (LA NOTIZIA)

Dalla tragica scomparsa del padre Salvatore all’ingresso in politica con la Dc, passando per gli anni da governatore, deputato e ministro con Fi e FdI: la carriera del super-ministro al Pnrr, pronto a tornare a Bruxelles con un ruolo chiave nel von der Leyen bis (Milano Finanza)

«Qualche voto Ursula ora se lo deve conquistare». Mercoledì sera mentre si stava chiudendo l’ultima faticosa trattativa sulla nuova Commissione europea, il capogruppo del Ppe al Parlamento europeo, il tedesco Manfred Weber, con alcuni eurodeputati del suo gruppo - tra cui alcuni italiani - lasciava cadere questa esortazione. (la Repubblica)

D'Alema, l'augurio speciale a Fitto. «Venne a parlare con me dopo la morte del papà, così lo incoraggiai a fare politica»

I destini dei due candidati alla vicepresidenza erano legati, se cadeva uno cadeva anche l'altra. (EuropaToday)

E dunque mercoledì prossimo 27 novembre vedremo la plenaria del Parlamento europeo dare luce verde – niente voto segreto, tutti dovranno metterci la faccia – alla nuova Commissione di Ursula von der Leyen e sarà una prima volta per molti motivi. (La Stampa)

«Ho fatto i miei auguri a Fitto». Massimo D’Alema, già presidente del Consiglio, salentino di adozione, nel colloquio con il Corriere ricorda i suoi primi incontri con il giovane Fitto e i successivi passaggi politici del prossimo vicepresidente esecutivo della Commissione Europea. (Corriere della Sera)