Il voto per Fitto, ennesimo autogol del Partito democratico
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Alla fine l’hanno fatto davvero: il voto del Partito Democratico (e dei Socialisti europei) ha appena portato Raffaele Fitto alla vicepresidenza esecutiva del governo dell’Europa. Una mossa suicida, che toglie d’un colpo ogni credibilità agli stentati tentativi di denunciare il carattere eversivo di questa destra: andando all’osso, non puoi sostenere (a ragione) che abbiamo i fascisti al governo, e poi piazzare il loro candidato ai vertici dell’Unione. (Volere la luna)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Un ruolo che il Pd non era riuscito a scucire nella passata legislatura neppure per il suo commissario, Paolo Gentiloni, a riprova del ruolo di maggiore incisività che l'Italia sta giocando a livello europeo con il governo Meloni. (Italia Oggi)
Meloni, Mattarella, Fitto: ruota attorno a questo triangolo il successo della missione italiana a Bruxelles. Con la prima si è creato negli anni un rapporto strettissimo, con il secondo c’è una storia ereditata dal padre e radicata nel tempo. (Corriere Roma)
Il primo governissimo europeo insediato da un’intesa che va dai socialisti… Il primo netto sì ai vertici europei di Giorgia Meloni e di Fratelli d’Italia. (La Stampa)
I dem, a Bruxelles così come a Roma, cercano di vedere il bicchiere mezzo pieno. (il manifesto)
Un portafoglio ampio che ha il proprio cuore nel Pnrr, ma si estende a Politiche di coesione, Sud e Affari europei. Il via libera ufficiale alla nuova Commissione europea che si insedierà ufficialmente il 1° dicembre è arrivato dopo mesi di intenso negoziato. (NT+ Enti Locali & Edilizia)
Non è finita. (Corriere della Sera)