Raffaele Fitto, la svolta a destra fa rosicare i compagni: ecco tutti i loro deliri
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Francesco Storace 22 novembre 2024 Formidabile Fitto. La sinistra se l’è dovuto ingoiare, con il condimento di tanta ipocrisia un tanto al chilo e perdendosi per strada Verdi e fenomeni vari modello Salis. In particolare è il Pd a travestirsi da furbetto, che fino a ieri era dipinto come appartenente ad una specie di banda di estremisti. Arrivano a dire - lo fa il figlio del governatore della Campania, Piero De Luca - in maniera roboante, saccente e un po’ presuntuosa «vigileremo su Fitto». (Liberoquotidiano.it)
La notizia riportata su altre testate
Prendete il caso di quel provv... Alla sinistra non piacciono i condoni, ma solo quelli degli altri. (La Verità)
Ed è in quel momento che emergerà molto chiaramente la ridefinizione dei confini della cosiddetta “maggioranza Ursula”: se a luglio la presidente von der Leyen aveva potuto contare sul sostegno di popolari, socialisti, liber… BRUXELLES. (La Stampa)
I sì per la socialista spagnola Teresa Ribera e per il conservatore italiano Raffaele Fitto sono stati particolarmente sofferti. Ma nascerà la nuova Commissione europea? E quando? (Sky Tg24 )
Occhi puntati sul 27 novembre, quando alle 12 l’aula di Strasburgo si esprimerà a scrutinio palese (leggi: nessuno spazio per i franchi tiratori). Così se passerà la prova del consenso finale, come tutto al momento lascia pensare, il secondo mandato dalla leader tedesca inizierà formalmente il 1 dicembre. (il manifesto)
Ecco la squadra di commissari del secondo esecutivo europeo guidato da Ursula von der Leyen Arrivarci non è stato esattamente facile: tre candidati - la spagnola Teresa Ribera, l'italiano Raffaele Fitto e l'ungherese Olivér Várhelyi - sono diventati il bersaglio di dispute politiche che hanno minacciato di far deragliare l'inizio del secondo mandato di von der Leyen, ora previsto per il 1° dicembre. (Euronews Italiano)
Non si può dire che la Commissione Von der Leyen nasca sotto buoni auspici. È fragile, incrinata da una frattura a malapena ricomposta tra Popolari, da un lato, e Socialisti e Liberali, dall’altro. E ci sono pochi dubbi che l’asse politico si sia curvato verso destra. (la Repubblica)