Piracy Shield blocca Google Drive: l’errore della piattaforma anti-pezzotto

Piracy Shield blocca Google Drive: l’errore della piattaforma anti-pezzotto
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ROMA – La dimensione dell’errore è davvero clamorosa. E se non ha avuto conseguenze per la vota di centinaia di migliaia di persone è solo perché è successo di sabato sera. Piracy Shield, il sistema che ferma il pezzotto e abbatte i siti che trasmettono illegalmente le partite della Serie A, ha bloccato Google Drive. In pratica, se sabato sera lavoratori, studenti, professionisti, medici, aziende avessero avuto bisogno di scaricare un documento da studiare o da condividere, ecco: non avrebbero potuto farlo. (la Repubblica)

Su altri media

Molti utenti lamentano di essersi trovati davanti a un messaggio che segnalava come "l’accesso al seguente sito che diffondeva illecitamente contenuti protetti dal diritto d’autore è stato disabilitato". (Adnkronos)

Come ricostruito da Wired, in particolare, intorno alle 19 di sabato è stato bloccato l’indirizzo drive. (Calcio e Finanza)

È successo ieri sera. Non è la prima volta: nella caccia ai siti illegali capita che possano essere coinvolti domini che non hanno nulla a che fare con la pirateria Piracy Shield, la piattaforma antipezzotto, ieri sera ha commesso un clamoroso errore, bloccando per sbaglio Google Drive un sistema che consente di creare e archiviare i propri documenti. (IlNapolista)

Stavolta Piracy Shield l'ha fatta grossa e ha bloccato Google Drive

La sera del 19 ottobre il sistema Piracy Shield ha bloccato l'accesso a Google Drive, il servizio di Google dedicato all'archiviazione di file. (Fanpage.it)

Sono da poco passate le 19 di sabato, quando Google Drive, la piattaforma di archiviazione e condivisione di file di Big G, va in down. Ma dietro questo disservizio c’è un colpevole che non ti aspetti. (La Stampa)

Nella serata di sabato 19 ottobre un ticket caricato sul sistema adottato dall’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) per debellare lo streaming illegale ha bloccato un dominio critico di Drive, il servizio web di Big G utilizzato per archiviare e condividere dati in cloud, e una delle cache di Youtube. (WIRED Italia)