Un testimone dell'incidente di Satnam: «Abbiamo chiesto a Lovato di chiamare i soccorsi, ma lui diceva che era morto»

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Corriere TV INTERNO

A parlare, durante la manifestazione a Latina di martedì 25 giugno, Ranjeet, testimone dell’incidente in cui è rimasto ferito Satnam Singh, privato del soccorso da parte di Antonello Lovato, l’imprenditore presso cui lavorava. Satnam è morto circa 24 ore dopo in ospedale. Il testimone lavorava presso i Lovato senza contratto, anche lui è un irregolare, come lo erano Satnam e la moglie Sony. «Ho sentito le urla del datore di lavoro e di Satnam: sono corso e l’ho visto incastrato sotto il macchinario senza un braccio. (Corriere TV)

Se ne è parlato anche su altre testate

Se dalla CGIL era arrivata la denuncia sulla piaga del caporalato diffusa nella piana fucense, il presidente Confagricoltura L'Aquila Fabrizio Lobene illustra una situazione del tutto diversa. "Il Fucino ha molti problemi, ma il caporalato non è tra questi". (Il Capoluogo)

"La morte di Satnam Singh non è un semplice incidente sul lavoro, è un atto criminale perpetrato da un padrone che ha privilegiato il profitto aziendale alla tutela della vita umana del lavoratore. Caporalato, sindacati in piazza per Satnam Sing. (ilmessaggero.it)

La morte di Satnam Singh è stata definita una tragedia che soffoca l’agricoltura onesta, ma non è un’anomalia inspiegabile: è la prevedibile conseguenza di un sistema. Un sistema che produce schiavitù, sfruttamento e morte, insieme alla narrazione che lo sostiene in nome del profitto, che chiede di massimizzare la produzione al minor costo possibile, e del consumo. (il manifesto)

Massimo Giannini, i 3 euro dei braccianti fantasma e i 3.336 miliardi di Nvidia

Satnam Singh, il lungo applauso alla Camera e Meloni a Salvini e Tajani: "Alzatevi pure voi" 26 giugno 2024 (Il Sole 24 ORE)

Tutti i parlamentari si sono alzati in piedi e hanno dedicato un lungo applauso al trentunenne di origine indiana, ma i due vicepremier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, sono rimasti seduti. (Today.it)

Populismo, poi: indignarsi per l’ingiustizia che dilaga e per il privilegio che aumenta è davvero prerogativa dei populisti? Sporgersi sull’abisso che separa una sparuta e cazzuta élite di pluri-miliardari e una massa informe e abnorme di poveri cristi, è davvero il frutto marcio dell’odio di classe di chi non ce l’ha fatta o dell’invidia so… (la Repubblica)