La prima volta di Siani e Pieraccioni in “Io e te dobbiamo parlare”: sfida di coppia agli incassi di Natale
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Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni sono al cinema con il film Io e te dobbiamo parlare. La commedia risolleverà il box office natalizio? E i due attori e registi, ex campioni d'incassi, ce la faranno a conquistare i giovani d’oggi? Pieraccioni e Siani (anche regista) vestono i panni di una coppia (Io Donna)
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Alessandro Siani, comico napoletano, ha parlato di comicità, differenze tra cinema italiano e americano, il suo distacco dai social e il valore dell’improvvisazione. Ha annunciato il ritorno di "Fiesta", spettacolo di successo che celebra il legame unico con il pubblico. (Geopop)
“Fiesta”, il suo spettacolo più amato, compie i 20 anni e sarà per ben un mese in cartellone a… «Da bambino mi divertivo a passeggiare mano nella mano con mia madre nei mercatini, nelle strade, osservavo tutto: i colori, la gente, i suoni e le parole che diventavano musica per le mie orecchie». (La Repubblica)
Dal 19 dicembre al cinema, per la prima volta insieme Enrico Casarini (Tv Sorrisi e Canzoni)
«Sono andato addirittura a casa, a Firenze», ha esordito Siani, mentre Pieraccioni gli faceva eco: «Addirittura, da Roma, è venuto a Firenze». Alessandro Siani e Leonardo Pieraccioni arrivano per la prima volta insieme sullo schermo dal 19 dicembre con Io e te dobbiamo parlare, diretto dall'attore-regista napoletano, che racconta l'inizio della collaborazione. (AMICA - La rivista moda donna)
Ci sono un napoletano e un fiorentino che dividono la stessa moglie, un sedicente rapinatore che vorrebbe cantare a Las Vegas e un’adolescente con due padri ed una madre: non è l’incipit di una barzelletta, ma di «Io e te dobbiamo parlare», la nuova commedia di e con Alessandro Siani, in un duo alla Starsky e Hutch con Leonardo Pieraccioni, insieme a Gea Dell’Orto, Giovanni Esposito, Biagio Izzo, Peppe Lanzetta e Francesca Chillemi, al cinema da domani. (ilmattino.it)
Più che “una volante per due”, citando il classico natalizio in poltrona, un’opera raddoppiata e vieppiù dimezzata, né carne (Pieraccioni) né pesce (Siani), col napoletano che dirige ma, diremmo, ancor più si fa eterodirigere dal toscano – e da remoto, se non antitetico, rispetto alla sua vis. (cinematografo.it)