Cercapersone esplosi, Hezbollah accusa Israele. Cresce il rischio di una guerra diretta

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La Stampa ESTERI

TEL AVIV. Migliaia di cercapersone e cellulari sono esplosi simultaneamente nelle tasche e nelle mani di agenti di Hezbollah in varie località del Libano e in Siria, nei dintorni della capitale Damasco. Per strada, nei mercati, nelle abitazioni private, le esplosioni hanno causato panico, feriti e vittime. Il primo bilancio, diffuso dai media libanesi e sauditi, registra al momento almeno 8 morti… (La Stampa)

Su altre testate

I cercapersone di miliziani Hezbollah sono esplosi contemporaneamente a mezzogiorno di oggi. Lo riferiscono i media libanesi che citano fonti sanitarie nelle varie regioni del paese colpite: la periferia sud di Beirut, rocca… (L'HuffPost)

Video diffusi online mostrano il momento in cui i cercapersone usati da Hezbollah hanno cominciato a esplodere a Beirut e in altre parti del Libano. In un filmato pubblicato sui social dai media libanesi, si vede un uomo all’interno di un supermercato che cade in terra dopo lo scoppio della sua borsa. (LAPRESSE)

Sono centinaia i membri di Hezbollah rimasti feriti nell'esplosione dei loro cercapersone avvenuta oggi i diverse parti del Libano.​​Diversi ospedali del Paese hanno lanciato appelli a donare il sangue, mentre il ministero della Sanità ha invitato tutti i cittadini in possesso di questi cercapersone a sbarazzarsene immediatamente. (Corriere TV)

Media, 7 morti a Damasco nell'esplosione dei cercapersone

Decine di membri del movimento sciita libanese risultano feriti. In un filmato pubblicato sui social dai media libanesi, si vede un uomo all'interno di un supermercato che cade in terra dopo lo scoppio della sua borsa. (La Nuova Sardegna)

L’ambasciatore iraniano in Libano, Mojtaba Amani, è tra le numerose persone rimaste ferite nell’esplosione dei cercapersone attribuita a un attacco israeliano e avvenuta in diverse parti non solo del Paese dei cedri, ma anche in Siria (Firenze Post)

Le vittime si trovavano nel quartiere di Seyedah Zeinab a Damasco, una roccaforte sciita. (QUOTIDIANO NAZIONALE)