I prezzi a Torino salgono in altalena: calano rispetto a maggio, ma la vita è più cara di un anno fa

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TorinOggi.it ECONOMIA

L'inflazione continua a crescere a Torino rispetto a un anno fa Inflazione in altalena, a Torino: cala infatti (-0,2%) nel giro di un mese, ma cresce rispetto allo stesso mese di un anno fa (+0,5%). Lo dicono i dati dell’Ufficio di Statistica della Città. I prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto segnalano -0,4% sul mese precedente e +1,6% su giugno 2023. I prezzi dei prodotti a media frequenza d’acquisto segnalano una variazione del +0,1% rispetto al mese di maggio 2024 e del -0,1% rispetto all’anno precedente. (TorinOggi.it)

Su altri media

Nel mese di Giugno 2024 a seguito della rilevazione dei prezzi effettuata dall’Ufficio di Statistica della Città, l’indice complessivo dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) è risultato pari al 119,1 (Base Anno 2015=100) segnandouna variazione del -0,2% rispetto al mese precedente e del +0,5% rispetto al mese di Giugno 2023 (tasso tendenziale). (Il Torinese)

“Confermata la stangata vacanze! Il record di aumento per le divisioni di spesa spetta, infatti, ai Servizi ricettivi e di ristorazione che decollano del 4,2% su base annua. “Pessima notizia! L’inflazione stabile vuol dire che i prezzi continuano a salire allo stesso ritmo, senza rallentare la loro corsa. (L'agone)

Tradotto in soldoni, come cerca di fare un’indagine dell’Unione nazionale consumatori elaborando i dati Istat, vuol dire che se la famiglia media italiana ha avuto una spesa aggiuntiva nell’ultimo anno di 188 euro (324 in Veneto, che ha il record dei rincari con un +1,3%) nelle Marche l’aggravio è stato di 147 euro, il nono miglior risultato delle 20 regioni monitorare. (corriereadriatico.it)

ECONOMIA A GIUGNO, L’INFLAZIONE RALLENTA, IN CRESCITA I PREZZI AL CONSUMO

La stabilizzazione del ritmo di crescita si deve principalmente al venir meno delle tensioni sui prezzi dei beni alimentari non lavorati (+0,3% da +2,2% di maggio), i cui effetti compensano l’attenuazione delle spinte deflazionistiche provenienti dal settore energetico, dove i prezzi tendono a risalire, pur restando su valori ampiamente negativi (-8,6% da -11,6% del mese precedente). (Requadro)

Sempre più difficile fare la spesa e far quadrare i conti per le famiglie del capoluogo. L'indice tendenziale, ovvero la percentuale registrata e paragonata a quella dello stesso mese dell'anno scorso, registra un aumento del +1,2%. (Casteddu Online)

In giugno, in particolare, risultano in crescita le divisioni abitazione, acqua, elettricità e combustibili; altri beni e servizi e il settore delle comunicazioni; In lieve crescita anche la divisione “Ricreazione, spettacolo, cultura” con rincari diffusi ma non particolarmente marcati che riguardano servizi culturali, pacchetti vacanza. (Tvqui)