Hamas, chi sarà l’erede di Sinwar. “Scelto fuori dalla Striscia”. La lista dei candidati

Hamas, chi sarà l’erede di Sinwar. “Scelto fuori dalla Striscia”. La lista dei candidati
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

Khalil al-Hayya è considerato il più probabile erede di Yahya Sinwar, il capo politico di Hamas ucciso due giorni fa in un attacco israeliano a Gaza, ma non l’unico. Troppi i leader dell'organizzazione palestinese eliminati nella Striscia dopo l'inizio della reazione israeliana all'aggressione dell'7 ottobre. Ma dopo la morte di Ismail Haniyeh (Capo politico di Hamas all'estero), Mohammed Deif (Capo dellle Brigate al-Qassam e tra gli organizzatori dell'attacco del 7 ottobre), Marwan Issa (Numero tre di Hamas e tra le menti dell'ultima aggressione a Israele), Saleh Al-Arouri (Numero due dell'ufficio politico di Hamas) e ora quella di Yahya Sinwar, Hamas deve correre ai ripari (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Ne parlano anche altri giornali

L’uccisione fortuita di Sinwar è stata un doppio colpo di fortuna per Netanyahu, secondo Gilles Kepel, politologo e arabista francese. Gli consente di tirare il fiato mentre è in una posizione difficile sia sul fronte interno che esterno”. (Il Fatto Quotidiano)

Khamenei: "La perdita di Sinwar è dolorosa, ma Hamas è vivo e così resterà" (AGI - Agenzia Italia)

La comunità internazionale, al contrario, vede nell'evento un'opportunità per la pace. (La Stampa)

Yahya ucciso dall'Idf con un colpo alla testa. Pallido ma ben nutrito, il dito tagliato per il Dna

Ieri il leader di Hamas Khalil al-Hayya, ha detto in un discorso trasmesso da al-Jazeera che gli ostaggi israeliani «non torneranno finché non si fermerà l’aggressione contro la Striscia di Gaza e fin quando l’esercito non si ritirerà completamente» dall’enclave palestinese. (ilmessaggero.it)

«Fratello, lo riconosci?». Nella concitazione del momento i soldati hanno liberato dalle macerie il corpo di Yahya Sinwar e l’ufficiale più alto in grado ha inviato al volo un messaggio e le foto alla postazione del Comando Sud. (La Stampa)

Il volto coperto da una kefiah, il corpo da uno strato di polvere effetto dell'attacco contro il suo ultimo covo. Seduto su una poltrona, quasi immobile. (il Giornale)