Botti di Capodanno: "task force" di Lav per trovare animali fuggiti
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Anche quest’anno, la notte di Capodanno i proprietari di animali domestici potrebbero trovarsi a fare i conti con i pericolosi effetti che hanno i botti sui nostri amici a quattro zampe. L’anno scorso sono state numerosissime le segnalazioni di persone che avevano smarrito cani, gatti o anche volatili, fuggiti perchè atterriti dal rumore delle esplosioni. Ora si vedrà se l’ordinanza comunale anti botti e le petizioni delle associazioni animaliste faranno rinunciare i cremonesi a festeggiare il nuovo anno con petardi e fuochi d’artificio. (OglioPoNews)
Su altri giornali
Per il 31 Dicembre, l’amministrazione comunale di Lerici organizza la tradizionale festa in piazza Garibaldi, con Caccia Dj per trascorrere la serata in musica e attendere l’arrivo del 2025, a partire dalle 22. (LA NAZIONE)
I botti di Capodanno hanno ampiamente dimostrato la loro pericolosità per le persone che li utilizzano, spesso senza conoscerne i rischi, per gli animali e per le conseguenze sull’ambiente. (LegnanoNews.com)
Se a Chieti e all'Aquila il divieto di esplosione di petardi e fuochi d'artificio è valido tutto l'anno, a Pescara e Teramo lo stop è stato imposto con apposite ordinanze dei sindaci. Botti vietati a Capodanno nelle quattro città capoluogo d'Abruzzo. (ChietiToday)
In un memorabile discorso alla Camera del 30 luglio 1947, l’ottantasettenne Vittorio Emanuele Orlando (l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri che aveva rappresentato l’Italia alla conferenza di Pace di Parigi nel 1919/1920), puntò il dito contro Alcide De Gasperi stigmatizzando quello che - col senno di poi – può essere considerato il nostro principale vizio nazionale: la cupidigia di servilismo. (Il Giornale d'Italia)
Enpa Valdarno ha preparato un decalogo da seguire in questi giorni di festa, che, spesso, festa non sono per i nostri amici a quattro zampe, che vanno decisamente sotto stress in caso di petardi e fuochi artificiali. (Valdarno24)
È proprio vero, come dice un’indagine della Doxa che il 94% degli italiani sia contrario ai fuochi d’artificio per Capodanno e che il 63% sia pronto a rinunciarvi? Forse la percentuale non sarà proprio così alta, visto quanto ancora in Italia si spende per stelline, mortaretti e fontane di luci (secondo l’Associazione Pirotecnica Italiana il giro di affari è di 600 milioni di euro), ma di sicuro il settore in tutta Europa è in crisi. (la Repubblica)