L'Europa al gelo brucia sempre più gas
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Le basse temperature che stanno colpendo l'Europa in questo periodo stanno svuotando i serbatoi di gas a un ritmo ben più veloce rispetto agli anni passati. Secondo i dati della piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage, citati da Bloomberg, il livello di riempimento degli stoccaggi europei si attesta attualmente poco sopra il 70%, una percentuale che desta preoccupazione considerando l'andamento stagionale.
In questo contesto, l'Italia sta facendo pressione sull'Unione Europea per prorogare il tetto al prezzo del gas, una misura che potrebbe avere un impatto significativo sulle forniture e sui costi energetici. Le forniture di gas russo attraverso l'Ucraina si sono azzerate, e le quotazioni sul Ttf, il mercato olandese di riferimento, sono tornate a salire moderatamente sopra i 50 euro al megawattora. Nonostante ciò, a Bruxelles si ostenta fiducia, con le scorte che si mantengono al 72% nell'UE, ben lontane dai picchi allarmanti di 350 euro al megawattora registrati nell'agosto del 2022.
Il neo segretario della Lega Lombarda, Massimiliano Romeo, ha recentemente dichiarato che il partito deve tornare alle sue origini autonomiste, pur riconoscendo il ruolo istituzionale della Meloni. Romeo, eletto per acclamazione tre settimane fa, ha sottolineato che la Lega non intende rinunciare alla sua identità, lasciando aperta la possibilità di ricandidare Zaia.
Nel frattempo, i prezzi del gas continuano a salire, nonostante non vi sia una vera ragione fisica che giustifichi tali livelli.