Le mafie sono la quarta industria del Paese: il volume d’affari annuo si aggira attorno ai 40 miliardi di euro

Le mafie sono la quarta industria del Paese: il volume d’affari annuo si aggira attorno ai 40 miliardi di euro
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Giornale di Sicilia INTERNO

Il volume d’affari annuo delle mafie italiane si aggira attorno ai 40 miliardi di euro; una cifra spaventosa che vale praticamente due punti di Pil. Se effettuiamo una comparazione puramente teorica che, tuttavia, ci consente di dimensionare la portata del fenomeno, il fatturato dell’industria del crimine risulta essere ipoteticamente al quarto posto a livello nazionale, dopo quello registrato dall’Eni (93,7 miliardi di euro), dall’Enel (92,9 miliardi) e dal Gestore dei servizi energetici (55,1 miliardi). (Giornale di Sicilia)

La notizia riportata su altri giornali

Questo il numero che emerge da un’indagine condotta dall’Ufficio studi della Cgia sulla base dei dati in possesso dell’Unità di informazione finanziaria (Uif) della Banca d’Italia che, per legge, riceve ogni anno dagli intermediari finanziari centinaia di migliaia di segnalazioni di operazioni sospette. (il Resto del Carlino)

Non a caso, nei giorni scorsi, il procuratore capo di Brescia, Francesco Prete, alla luce di una maxi inchiesta della Dda su un presunto sodalizio di stampo ‘ndranghestista con base tra Flero e Castel Mella (29 gli arresti) aveva sottolineato anche come spesso gli imprenditori «non siano vittime» dei mafiosi. (Corriere della Sera)

È questo il dato che emergerebbe da un'analisi dell'Ufficio Studi della Cgia di Mestre, la Confederazione Generale... A Bari si conterebbero 3.358 aziende a rischio di infiltrazione mafiosa. (Virgilio)

La Cgia di Mestre: 'Sono 1.852 le aziende reggiane a rischio criminalità organizzata'.

In tutto il paese sarebbero 150 mila le imprese nell’orbita dell’economia malavitosa: ‘ndrine, cosche e famiglie mafiose di queste 18.500 sarebbero sul territorio partenopeo, facendo di quella napoletana la provincia che guida la classifica italiana dell’infiltrazione mafiosa nell’economia. (napoli.corriere.it)

Si calcola infatti che in Polesine ben 370 imprese siano a rischio di finire, o ci sono già finite, in contesti di contiguità con la criminalità organizzata. In Veneto le aziende a rischio mafia sono 8.535 (circa 150mila in Italia), le denunce per estorsioni sono passate da 317 a 685. (La Voce di Rovigo)

Sono 1.852 le imprese attive nel Reggiano potenzialmente prossime a contesti di criminalità organizzata. Un numero che colloca la nostra provincia al 16° posto in Italia,... (Virgilio)