Mafie, in provincia oltre 400 imprese potenzialmente vicine alla criminalità organizzata
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Su 24.830 imprese della provincia di Cremona, 412 sono «potenzialmente prossime a contesti di criminalità organizzata». Le denunce per estorsione registrano un’impennata, passando dalle 31 del 2013 alle 76 del 2023 (+ 45%), collocando la provincia al 17 posto della classifica nazionale. I dati sono contenuti nel rapporto del Centro studi Cgia di Mestre, l’Associazione artigiani piccole e medie imprese, secondo cui il volume d’affari annuo delle mafie italiane si aggira attorno ai 40 miliardi di euro l'anno, una cifra che vale praticamente due punti di Pil. (La Provincia di Cremona e Crema)
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Tuttavia, dietro le quinte di questo scenario affascinante, si cela una minaccia sempre più insidiosa: la criminalità organizzata. Nel panorama economico italiano, il settore turistico è da tempo uno dei pilastri fondamentali, sia per l’attrattività culturale che per la ricchezza paesaggistica del Paese. (Ultima Voce)
– Milano con 15.650 società a rischio collusioni mafiose è la terza provincia italiana a più alto tasso di pervasività della criminalità organizzata. A dirlo è il Centro studi della Cgia di Mestre, secondo cui si stima che 150mila imprese nostrane gravitino potenzialmente nell’orbita dei clan. (IL GIORNO)
Il volume d’affari annuo delle mafie italiane si stima intorno ai 40 miliardi di euro, una cifra impressionante che rappresenta quasi due punti percentuali del Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale. La Mafia Spa è la quarta economia del Paese. (Torino Cronaca)
Sono più di 8.500 le imprese venete che potrebbero essere potenzialmente controllate o collegate a vario titolo alle organizzazioni criminali di stampo mafioso: lo sostiene un'analisi dell’Ufficio studi della Cgia dopo aver preso in esame i dati in possesso dell’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia, struttura che, per legge, riceve ogni anno dagli intermediari finanziari di tutto il Paese centinaia di migliaia di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. (ilgazzettino.it)
Il turismo italiano è sotto attacco delle mafie e la Campania è tra le regioni a maggior rischio di infiltrazione del settore. È quanto emerge da uno studio di Demoskopika, il gruppo italiano per le opinioni e le ricerche di mercato, che ha misurato il rischio di infiltrazione della criminalità organizzata sulla base di alcuni indicatori ritenuti “sensibili” ai fini della ricerca. (La Repubblica)
Brescia. Non è certo una novità, per di più corroborata dagli ultimi fatti di cronaca, ma Brescia è tra le città italiane, insieme con Napoli, Roma, Milano e Caserta, in cui le aziende sono più a rischio di infiltrazioni mafiose. (QuiBrescia.it)