Ferrara, condannato l’assessore Nicola Lodi: “Pressioni sulla cooperativa Cidas”
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– Due anni e 10 mesi e interdizione dai pubblici uffici. Questa la sentenza pronunciata poco fa dal gup Andrea Migliorelli per l'assessore Nicola Lodi, a processo per le presunte pressioni sulla cooperativa Cidas. ‘Naomo’, come tutti chiamano l’ex vicesindaco ed esponente leghista di 49 anni, è stato condannato per “induzione indebita a dare o promettere utilità” dopo che era caduta l’accusa di concussione (il Resto del Carlino)
Ne parlano anche altre fonti
L’esultanza dei fedelissimi davanti all’aula gup a seguito di un siparietto inscenato dalla parte lesa si schianta quasi subito contro il muro del verdetto del giudice. La sentenza di primo grado sul caso Cidas è un terremoto. (il Resto del Carlino)
– “Mi difenderò in ogni grado di giudizio, devo salvaguardare la mia persona, Ferrara e i ferraresi”. Nicola Lodi, l’assessore dalle dieci deleghe, affonda in una delle poltroncine grigie, come è la giornata nebbiosa che avvolge la città. (il Resto del Carlino)
“Ora potete esultare“. È questa la prima frase che, con fare beffardo, uscendo dall’aula, Daniel Servelli rivolge ai ‘fedelissimi‘ che hanno scortato l’ex vicesindaco Nicola Lodi in tribunale per l’ultimo atto del processo di primo grado per il caso Cidas. (Estense.com)
"Finalmente, non ce la facevo più". Si lascia andare a uno sfogo dal retrogusto di soddisfazione Daniel Servelli, dipendente Cidas e parte civile nel processo sulle presunte pressioni sulla cooperativa da parte dell’assessore Nicola Lodi, ieri condannato. (il Resto del Carlino)
Iscriviti al canale WhatsApp di FerraraToday E' la notizia del giorno. La sentenza relativa alla vicenda Cidas e alla condanna dell'ex vicesindaco Nicola Lodi a due anni e dieci mesi è, infatti, stata subito commentata da buona parte del mondo politico. (FerraraToday)
E adesso? La condanna comminata all’assessore Nicola Lodi nell’ambito della vicenda Cidas, inevitabilmente rappresenta uno spartiacque per la vita dell’amministrazione guidata da Alan Fabbri. (il Resto del Carlino)