Dal Liscione alla Puglia: la guerra dell’acqua ritorna con il Decreto Agricoltura
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Uno dei laghi artificiali con maggiore capienza in tutta Europa - è in estrema sofferenza, arrivano – in ordine di tempo – la recente nomina, a firma Meloni, del commissario straordinario “per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica” che si chiama Nicola Dell’Acqua (nomen omen) e il Decreto Agricoltura (diventato legge) che, grazie ad un deputato pugliese di Fratelli d’Italia, riporta ‘a galla’ un progetto sul quale negli anni si è acceso un dibattito feroce. (Primonumero)
Ne parlano anche altre testate
«Come neo eletto europarlamentare di Fratelli d’Italia, rappresentando tutto il sud Italia nel Parlamento Europeo, mi impegno a fronteggiare la crisi idrica che colpisce i nostri territori e agricoltori. (ROMA on line)
– La pressione dei cambiamenti climatici e una gestione della risorsa idrica storicamente superficiale e inadeguata mettono a rischio siccità parti del nostro Paese. Il distretto delle Alpi orientali, quello del fiume Po e il distretto dell’Appenino settentrionale sono in condizioni di normalità. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Gli agricoltori confermano quanto avevano preventivato gli esperti: la produzione ortofrutticola sarà dimezzata, «sono già calate fino al 50% le rese per ettaro del grano duro e si prevede una drammatica diminuzione della produzione di olive e di olio nei prossimi mesi, un colpo durissimo che vanificherà in gran parte quanto di buono è stato espresso nella scorsa campagna olearia. (quotidianodipuglia.it)
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L'emergenza idrica, nel 2024, non ha precedenti. Saranno dimezzate le produzioni di ortofrutta, la raccolta dell'uva, sono già calate fino al 50% le rese per ettaro del grano duro e si prevede una drammatica diminuzione della produzione di olive e di olio nei prossimi mesi, un colpo durissimo che vanificherà in gran parte quanto di buono è stato espresso nella scorsa campagna olearia. (Alto Adige)
È la linea divisoria di quest’estate, molto diversa da quella del 2022, in cui la siccità era un fenomeno condiviso ed estremamente grave, da Nord a Sud. (la Repubblica)
Il climatologo Mazzarella a Fanpage.it: “Le zone continentali dell’Italia centro-meridionale e soprattutto la Sicilia sono le regioni che soffrono di più per la persistenza dell’anticiclone africano, ma ci sono anche altre motivazioni dietro la carenza d’acqua”. (Fanpage.it)