Botte, insulti e sputi: così i poliziotti torturavano i carcerati a Trapani
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Botte e disprezzo. Un detenuto costretto a restare senza vestiti e camminare in corridoio tra risate di scherno. Un altro insultato. «Tu sei un cane», «Spogliati coso inutile», gli ripetevano. E poi pugni, sputi. Nel settembre 2021, un uomo, recluso nel carcere di Trapani, è stato colpito con una raffica di calci sulle gambe e di violenti schiaffi sulla testa. «In maniera ingiustificata – scrivon… (La Stampa)
Ne parlano anche altri media
Secondo le indagini, nel carcere Pietro Cerulli Trapani non venivano perpetrate solo violenze fisiche ma risulterebbero anche false relazioni di servizio, artatamente utilizzate per calunniare i detenuti e coprire gli abusi. (Giornale di Sicilia)
Un «modus operandi diffuso» fatto di «violenze fisiche e atti vessatori nei confronti di alcuni detenuti». Condotte «reiterate nel corso del tempo e messe in atto deliberatamente da un gruppo di agenti penitenziari in servizio presso la casa circondariale di Trapani». (left)
Coinvolti in tutto 25 agenti in un'inchiesta su violenze e abuso d'autorità; 11 gli arresti, 14 sono stati sospesi. Il procuratore di Trapani, Gabriele Paci: "Violenza non episodica, ma metodo per garantire ordine. (Fanpage.it)
Pino Apprendi, garante dei detenuti di Palermo, commenta così la notizia dei 46 agenti di polizia penitenziaria indagati per tortura a danno di un gruppo di detenuti del Cerulli. «Sono … (La Repubblica)
Schiaffi, sputi, manganellate. L’inchiesta della Procura della Repubblica di Trapani sulle presunte violenze avvenute all’interno del carcere Pietro Cerulli ha portato alla luce un quadro di episodi gravi e sistematici, che coinvolgono 55 indagati tra agenti della polizia penitenziaria e personale. (Tp24)
Gli indagati sono accusati a vario titolo di reati che vanno dalla tortura, calunnie e falso in atti pubblici fino a percosse e trattamenti degradanti. Dentro al carcere Pietro Cerulli c'era chi sapeva e taceva. (Trapanioggi.it)