Torture in carcere, un "Girone dantesco" al Pietro Cerulli di Trapani
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Bastava una lamentela e il detenuto, affetto da problemi psichici, subiva torture e umiliazioni: botte, sputi, gavettoni di acqua e urina. Gli agenti in servizio al Pietro Cerulli di Trapani agivano indisturbati e soprattutto con la consapevolezza di farla franca. E così è stato. Fino a quando non sono stati incastrati dalle telecamere piazzate dopo le denunce delle vittime, una ventina in tutto. All’alba di oggi, undici poliziotti penitenziari sono stati arrestati. (Telesud)
Se ne è parlato anche su altri media
L'ha detto il procuratore di Trapani Gabriele Paci in conferenza stampa sull'inchiesta nel carcere. "Nel reparto blu, oggi è chiuso per carenze igienico sanitarie, venivano portati i detenuti in isolamento, con problemi psichiatrici o psicologici, e che subivano violenze e torture. (La Nuova Venezia)
Così il presidente dell’associazione Antigone, Patrizio Gonnella, commenta gli arresti degli agenti penitenziari a Trapani. «Il reato di tortura ha rotto il muro di omertà». (Giornale di Sicilia)
Picchiati, insultati, denudati e umiliati. È quanto emerge dall’inchiesta della Procura trapanese guidata da Gabriele Paci, e dal Nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria di Palermo, che ha registrato le violenze subite … (Il Fatto Quotidiano)
Nomi degli indagati Emergono nuovi particolari dall'inchiesta sulle presunte violenze e torture avvenute all’interno del carcere Pietro Cerulli. Nell’indagine, che conta 55 indagati tra agenti della polizia penitenziaria e personale, sono emersi gravi episodi di maltrattamenti nei confronti di detenuti, in particolare quelli considerati più vulnerabili. (Tp24)
Il racconto choc delle violenze: "Spogliati e colpiti con acqua e urina" Gli abusi sarebbero avvenuti prevalentemente in uno dei reparti del carcere, il cosiddetto "reparto blu", dedicato all'isolamento e privo di telecamere (almeno inizialmente), oggi chiuso per le gravi carenze igienico-sanitarie. (Today.it)
Sono questi i reati contestati a undici agenti finiti agli arresti domiciliari, mentre altri quattordici sono stati sospesi dal pubblico ufficio. In totale sono 46 gli indagati nell'ambito di un'indagine partita nel 2021 in seguito ai racconti di alcuni detenuti che avrebbero subito maltrattamenti in luoghi privi di telecamere e, una volta installate, avrebbero registrato violenze reiterate da parte di agenti nei confronti di detenuti. (Liberoquotidiano.it)