Torture in carcere a Trapani, tutti i nomi
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Tutti gli agenti coinvolti nell'inchiesta sul reparto blu del penitenziario. E c'è anche il caso Lauria Trapani – E’ un quadro desolante di trattamenti ai limiti dell’umanità e certamente agli antipodi della finalità ascritta al carcere dalla Costituzione Italiana, quello emerso dall’inchiesta dei Carabinieri di Palermo su due anni di retroscena del carcere di Trapani. Di là delle singole responsabilità penali e il grado di coinvolgimento individuale, per tutti la Procura ipotizza reati pesantissimi: concorso in tortura e abuso di potere. (Tempo Stretto)
Su altre testate
Emessi decreti di perquisizione, per un totale di 46 indagati. Le indagini, partite nel 2021, sono scattate dopo alcune denunce dei detenuti, i quali avrebbero subito maltrattamenti in luoghi privi di telecamere, che una volta installate avrebbero registrato violenze reiterate da parte di agenti. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)
Alcuni agenti agivano con violenza non episodica ma con una sorta di metodo per garantire l’ordine». L’ha detto il procuratore di Trapani Gabriele Paci in conferenza stampa sull’inchiesta nel carcere. (Giornale di Sicilia)
Tortura e abuso di autorità contro i detenuti al carcere Pietro Cerulli di Trapani, ma anche falso ideologico. In totale sono 46 gli indagati nell'ambito di un'indagine partita nel 2021 in seguito ai racconti di alcuni detenuti che avrebbero subito maltrattamenti in luoghi privi di telecamere e, una volta installate, avrebbero registrato violenze reiterate da parte di agenti nei confronti di detenuti. (Liberoquotidiano.it)
Lanci di urina e abusi ai detenuti con problemi psichiatrici scoperti dai Carabinieri. Nello stesso penitenziario era stato il messinese morto a Catanzaro (Tempo Stretto)
In questa sorta di girone dantesco sembra di leggere parti dei Miserabili di Victor Hugo". Il procuratore di Trapani, Gabriele Paci: "Violenza non episodica, ma metodo per garantire ordine. (Fanpage.it)
I detenuti del “reparto blu”, l’area isolamento diurno e notturno del penitenziario “Pietro Cerulli” di Trapani, vivevano in un clima di perenne terrore. Picchiati, insultati, denudati e umiliati. (Il Fatto Quotidiano)