Erdogan e il piano sulla Siria

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ESTERI

Recep Tayyip Erdogan, presidente turco, ha recentemente dichiarato che il suo governo ha tentato di avviare un dialogo con Bashar al-Assad, presidente siriano, per determinare insieme il futuro della Siria. Tuttavia, Assad ha rifiutato l'offerta di Erdogan, come riportato dai media turchi, tra cui Anadolu. Questa dichiarazione è avvenuta mentre i jihadisti di Al Jolani avanzano verso Homs, rafforzando l'influenza geopolitica della Turchia nella regione.

Ankara, che in passato è stata il principale sostenitore della rivolta armata contro Assad, ha tutte le ragioni per essere soddisfatta dell'offensiva dei ribelli siriani. Le forze islamiste, guidate da Hayat Tahrir al-Sham (Hts) e alleate con altre fazioni armate, stanno avanzando rapidamente, puntando a far cadere il regime di Assad. Dopo aver conquistato Idlib, Hama e Homs, l'obiettivo finale sembra essere Damasco.

Erdogan ha ribadito la sua intenzione di aumentare la pressione sui curdi nel nord della Siria e di far crescere il peso della Turchia al tavolo delle trattative di pace. La situazione in Siria, già caotica, vede ora i ribelli alle porte di Homs, pronti a marciare verso la capitale. Hassan Abdul Ghani, uno dei comandanti dei ribelli, ha lanciato un ultimo avvertimento ad Assad attraverso un video, dichiarando che i giorni del leader siriano sono contati.

Nel frattempo, circolano voci sulla possibile fuga di Assad, che potrebbe essersi rifugiato a Mosca o a Teheran