DAZN alza ancora i prezzi degli abbonamenti: i dettagli

DAZN, a meno di un mese dall’inizio del campionato di Serie A la piattaforma streaming alza ancora i prezzi degli abbonamenti Aumentano ancora i prezzi degli abbonamenti di DAZN. La piattaforma di Streaming, che trasmette le partite della Serie A, ha deciso a meno di un mese dall’inizio della stagione un nuovo rincaro dei prezzi. Dal 22 agosto il piano Start passerà da 11,99€ a 14,99€, lo Standard salirà a 44,99€ e il Plus, il più costoso, costerà 69,99€ al mese. (Lazio News 24)

Su altri media

Con questa motivazione il Codacons, riporta una nota dell’associazione dei consumatori, «ha deciso di presentare un esposto all’Autorità per la concorrenza per la possibile fattispecie di pratica commerciale scorretta». (Il Sole 24 ORE)

La stagione 2024/2025 della Serie A promette di essere un'annata imperdibile per gli appassionati di calcio. Con i nuovi accordi di trasmissione, i tifosi italiani e internazionali avranno molte opzioni per seguire le partite del campionato italiano, sia tramite la televisione tradizionale che attraverso piattaforme di streaming innovative. (Civonline)

Rincari per chi ha scelto i piani che prevedono l’opzione di disdetta 30 giorni prima della scadenza. I nuovi aumenti, dopo quelli sui piani annuali (Open)

Come annunciato arrivano gli aumenti per gli abbonamenti Dazn. Il piano Standard che comprende tutta l’offerta sportiva, oltre a Serie A e Liga, e permette la visione contemporanea su due dispositivi, costa 34,99 euro al mese con l’obbligo di sottoscrizione per almeno un anno: in aumento rispetto ai precedenti 30,99 euro. (Corriere TV)

Il ceo del gruppo, Shay Segev, ha rimarcato l’importanza del mercato italiano e l’amministratore delegato di Dazn Italia, Stefano Azzi, ha parlato di crescita. Dazn, che di recente ha ottenuto i diritti per trasmettere le partite di Serie A (per 700 milioni di euro) per i prossimi cinque anni, fino al 2029, ha presentato il piano editoriale della prossima stagione calcistica. (Corriere della Sera)

Per l'associazione dei consumatori, "rincari delle tariffe non adeguatamente comunicati e motivati da inspiegabili 'mutate condizioni di mercato'" (Adnkronos)