Luca Guadagnino: «I Nirvana, i Verdena e il suono di Queer»
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MILANO – Tra le molte cose potenti di Queer, il nuovo film di Luca Guadagnino che arriva in sala il 17 aprile, c’è senza dubbio la colonna sonora, una miscela che, a fianco dello score originale firmato da Trent Reznor e Atticus Ross, mescola Nirvana e Sinead O’Connor (i titoli di testa sono costruiti sulla sua versione di All Apologies dei Nirvana), New Order e Prince passando per i Verdena, che si ascoltano nel locale di Città del Messico frequentato da William Lee, il personaggio interpretato da Daniel Craig, che sarebbe poi William Burroughs (The Hot Corn Italy)
La notizia riportata su altri media
Craig è infatti entrato ’virtualmente’ nel Fulgor, dal momento che l’attore già noto per il ruolo di 007 si è video-collegato per raccontare la storia di Lee (interpretato proprio da Craig) e Eugene (Drew Starkey) che sperimentano il loro amore e allo stesso tempo la loro ossessione attraverso un viaggio in Sud America, con un finale inaspettato. (il Resto del Carlino)
È il 1950. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno. (Cinecittà News)
io sono ‘Queer’ Non è il film della sua vita, perché «tutti i film sono film della vita». Ma è da più di trent’anni che il nostro autore più libero, anticonformista, internazionale, cool voleva adattare il libro di Burroughs (Rolling Stone Italia)
Un palasport polifunzionale per dare una casa alla pallavolo, alla pallamano e al calcio a 5, ma anche e soprattutto per fare di Latte Dolce – tra piscine, palestra, Stadio dei Pini e impianto in costruzione – un polo cittadino per lo sport. (SARdies.it)
Queer, in effetti, conduceva Burroughs in luoghi misteriosi, sia dal punto di vista personale, sia dal punto di vista dello stile. Queer è il primo libro in cui Burroughs diventa se stesso, ovvero anche un grande scrittore comico-satirico e uno sperimentatore a caccia di ogni modo possibile per ridare vita alle parole consunte. (il Giornale)
L’Argentiera ha una storia tanto antica quanto affascinante: già conosciuti in epoca romana, i suoi giacimenti, ricchi di piombo argentifero, furono sfruttati anche in età medievale. (SARdies.it)