Esplosione a Ercolano, accusa dei pm: «Tre operai ammazzati per venti euro al giorno»

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Venti o venticinque euro al giorno. Tanto era la paga promessa a quei tre ragazzi impegnati nella fabbrica abusiva di fuochi di artificio, teatro dell’esplosione di lunedì pomeriggio. Almeno otto ore di lavoro, per una manciata di spiccioli: a maneggiare esplosivo micidiale, senza alcuna tutela, senza alcuna protezione. Un dramma annunciato, alla luce di quanto sta emergendo nel corso delle indagini dei carabinieri per conto della Procura di Napoli (ilmattino.it)

Su altri media

Le gemelle di 26 anni, Sara e Aurora Esposito, e il 18enne Samuel Tafciu, di origini albanesi, lavoravano per 20 euro al giorno. Il proprietario dell'edificio, un 38enne del posto, è stato denunciato per omicidio colposo plurimo aggravato, disastro colposo e detenzione illecita di materiale esplodente. (il Giornale)

Sono scomparse insieme nel devastante scoppio di via Petacca, che nel pomeriggio di ieri, ha sventrato una struttura a Ercolano che era stata adibita a fabbrica/deposito di fuochi d’artificio illegali. (napoli.corriere.it)

Napoli — «Cosa le dirò quando la mia bambina sarà grande? Che il suo papà è scoppiato dentro a una fabbrica, che lo hanno fatto morire come un animale per 30 euro al giorno? Adesso voglio giustizia». (La Repubblica)

Marigliano, le gemelle Aurora e Sara lavoravano alla produzione dei Kobra per le feste di fine anno.

Esplosione in fabbrica ad Ercolano, Ruotolo (Pd): "Basta bare bianche" L'europarlamentare: non basta indignarsi, serve investire sulla sicurezza (Ottopagine)

Il proprietario di fatto dell'immobile Pasquale Punzo è indagato. I reati: disastro e omicidio plurimi. La madre: «Io con il reddito di cittadinanza porto avanti una famiglia di cinque figli» (Open)

Chiaramente ciò conferma che la macchina dei fuochi d'artificio illegali si è già messa in attività in vista degli affari che si faranno per le feste di fine anno. Di quella tipologia, ben 154mila ne sono stati individuati dai carabinieri nel Casertano, precisamente a Francolise. (MARIGLIANO.net)