Accoltellatore ucciso dal carabiniere, il paese è con il maresciallo: un eroe

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il Resto del Carlino INTERNO

Villa Verucchio (Rimini), 3 gennaio 2024 – “Comandante, la città è con te. Sei il nostro eroe”. Una comunità intera, quella di Verucchio, schierata al fianco del luogotenente dei carabinieri Luciano Masini. È lui il militare, da anni alla guida della stazione del paese in provincia di Rimini, che la notte di Capodanno ha sparato per neutralizzare Muhammad Sitta, un 23enne egiziano richiedente asilo che ha seminato il panico, accoltellando quattro persone (due 18enni e una coppia di coniugi romani), apparentemente senza motivo. (il Resto del Carlino)

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Quella notte ha agito per salvare delle vite, le nostre vite". Gli abitanti del paese della Valmarecchia fanno quadrato e si stringono attorno al comandante della stazione dei carabinieri, che la notte di Capodanno ha sparato 12 colpi di pistola (di cui 4 a terra e, pare, 8 al corpo) per fermare Muhammad Sitta, il 23enne egiziano che ha seminato il panico accoltellando quattro persone, prima di essere neutralizzato dal militare dell’Arma. (il Resto del Carlino)

Il 23enne ucciso, una figura da decifrare. Parlano il coinquilino e i vicini • newsrimini.it

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Tutelando la mia comunità e il luogo dove vivo". Il comandante della stazione locale dei carabinieri – ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa – con queste parole ha spiegato la propria posizione al suo avvocato, Tommaso Borghesi, dicendosi anche "tranquillo" nell’attendere che le indagini sull’accaduto facciano il loro corso. (il Resto del Carlino)

Verucchio si stringe attorno al comandante dei carabinieri Luciano Masini, indagato (come “atto dovuto”) per aver fermato, uccidendolo con un colpo di pistola, Muhammad Sitta, il 23enne egiziano che la notte di Capodanno ha ferito con un coltello quattro persone durante i festeggiamenti e che ne stava minacciando altre. (GiornaleSM)