Il 23enne ucciso, una figura da decifrare. Parlano il coinquilino e i vicini • newsrimini.it
Articolo Precedente
Articolo Successivo
🔊 Ascolta l\'audio “Condividevamo lo stesso appartamento, ma ognuno aveva la propria camera. Parlava poco, era un ragazzo triste. Se mi aspettavo potesse fare quello che ha fatto? No…”. A parlare è uno dei coinquilini di Muhammad Sitta, il 23enne egiziano che la notte di Capodanno ha accoltellato quattro persone a Verucchio prima di essere ucciso dal comandante della locale Stazione. “Non so se posso raccontare queste cose”, ci dice questo ragazzo iracheno mentre entra nel condominio di Villa Verucchio dove alloggia in un appartamento a piano terra gestito da una cooperativa sociale riminese. (News Rimini)
Su altre testate
Raccolta fondi e striscione di sostegno a Villa Verucchio per il comandante indagato per eccesso di legittima difesa (AltaRimini)
Il comandante della stazione locale dei carabinieri – ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa – con queste parole ha spiegato la propria posizione al suo avvocato, Tommaso Borghesi, dicendosi anche "tranquillo" nell’attendere che le indagini sull’accaduto facciano il loro corso. (il Resto del Carlino)
Ribolle la politica che volge lo sguardo a Rimini e, più precisamente, al borgo di Villa Verucchio e agli accoltellamenti in strada culminati con l’uccisione dell’aggressore da parte di un carabiniere. (il Resto del Carlino)
Bignami e il carabiniere indagato: "Pensiamo a modifiche alla legge" (il Resto del Carlino)
Un mutismo selettivo, quello dei dem sulla vicenda di Rimini che ha (Secolo d'Italia)
“E’ il nostro eroe” (GiornaleSM)