Blog | Una piazza per l’Europa, la Generazione Erasmus sta costruendo l'Ue oltre la politica
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«Siamo in tanti perché siamo un popolo: una parola che è stata sottratta alla democrazia e alla gentilezza»: così Michele Serra saluta “Una piazza per l’Europa”, la manifestazione lanciata dal giornalista per aprire a «una piazza che pone delle domande e cerca di dare risposta a un sentimento europeo». Tre bandiere a colorare piazza del Popolo a Roma: il blu europeo, l’arcobaleno della bandiera della pace e il giallo-blu dell’Ucraina. (Alley Oop)
La notizia riportata su altre testate
Riferendosi all'invasione su larga scala della Russia in Ucraina, il sindaco di Milano si è detto convinto "che questa sia una guerra che, che ci piaccia o meno, vada combattuta per il bene dell’Europa. (MilanoToday.it)
Quest'ultimo ha tenuto un discorso da fare accapponare la pelle, pronunziando parole di una gravità inaudita, che ci inducono a pensare che forse sarebbe davvero meglio se Vecchioni si limitasse a cantare: tanto sono belle indubbiamente le sue canzoni, quanto sono orrende le parole pronunciate sul palco della demenziale piazza per l'Europa, la piazza più demenziale dell'intera storia umana. (Il Giornale d'Italia)
Francesca Schianchi L'orgoglio di essere Europei (La Stampa)
Ha usato queste testuali e disgraziate parole: «la cultura è nostra», cioè degli europei, lasciando intendere che tutti gli altri americani, russi, orientali, africani siano non si sa bene cosa, bifolchi probabilmente, creature da guardare dall'alto in basso, barbari rimasti tali, mediocri e ignoranti: perché, appunto, «la cultura è nostra». (il Giornale)
È scesa in piazza l'idea di "un’Europa nata come progetto di pace”. Un bagno di folla a piazza del Popolo, persone arrivate da tutta Italia. (la Repubblica)
Che utilità ha una piazza così? «C’era un comune sentire fondamentale: la necessità di costruire rapidamente gli Stati Uniti d’Europa visto quello che sta succedendo negli Stati Uniti d’America, ovvero c’è un pazzo aspirante autocrate alla Casa Bianca». (Corriere Roma)