Sanità per tutti: i senza dimora avranno il medico di base
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Il Senato ha finalmente approvato una legge che mette fine a un’assurdità: d’ora in poi, anche le persone senza dimora potranno avere un medico di base. Una conquista sociale arrivata solo oggi, ma necessaria da anni, che nasce dalla proposta del deputato Marco Furfaro (PD). La normativa elimina l’obbligo di avere un indirizzo di residenza per accedere ai servizi del Servizio Sanitario Nazionale, una barriera che per troppo tempo ha escluso migliaia di persone dal diritto alla salute. (Torino Cronaca)
Ne parlano anche altre testate
E’ finalmente stata approvata la legge che consente l’assistenza sanitaria anche per i senza fissa dimora. Ecco di cosa si tratta. (CUENEWS | Biomed)
Ci sono voluti quindici anni, ma ora anche le persone che vivono in strada potranno avere un medico di base e curarsi con la mutua quando si ammalano. (Corriere della Sera)
Adesso è ufficiale. A partire dal 2025, quindi tra meno di due mesi, in 14 città metropolitane in cui è più alta la presenza di persone senza fissa dimora partirà una sperimentazione biennale volta a garantire progressivamente il diritto all’assistenza sanitaria anche a chi non ha una residenza anagrafica. (LifeGate)
è stata presentata Il 6 novembre il Senato (Pagella Politica)
"Finalmente anche le persone senza fissa dimora potranno avere un medico di famiglia. Si colma così un vuoto di tutela, che contrastava con gli articoli 3 e 32 della Costituzione e con i principi ispiratori del Servizio Sanitario Nazionale, in base ai quali l'assistenza sanitaria va garantita in maniera uguale a tutti coloro che risiedono o dimorano nel territorio della Repubblica, senza distinzione di condizioni individuali o sociali". (La Difesa del Popolo)
È stato approvato in Senato l’ultimo passaggio per colmare il vuoto che non permetteva l’assegnazione del dottore a chi non indicava un indirizzo di residenza. Pezzoni (Caritas ambrosiana): «Un buon segnale, ma non sia un punto d’arrivo» (Diocesi di MIlano)