Trump vince le elezioni, allarme per i democratici
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Le recenti elezioni negli Stati Uniti hanno segnato un momento storico, con Donald Trump che ha annunciato la sua vittoria alle 8:29 del 6 novembre, ora italiana. Questo evento ha suscitato un campanello d’allarme per il Partito Democratico, che ha mostrato difficoltà nel comunicare efficacemente con i giovani americani. Kamala Harris, infatti, ha ottenuto tra il 52% e il 54% del voto dei giovani under 30, a seconda degli exit poll, contro il 42-46% di Trump. Tuttavia, nel 2020, Joe Biden aveva ottenuto il 60% dei voti contro il 36% di Trump in questo gruppo demografico, mentre Barack Obama aveva raggiunto il 67% nel 2012 contro il 30% di Mitt Romney.
I successi più determinanti di Trump si sono registrati tra i giovani uomini, dove, secondo gli exit poll di AP, ha ottenuto il 56%, mentre nel 2020 aveva ottenuto solo il 41% ed era stato battuto da Biden. Questo risultato evidenzia un cambiamento significativo nelle preferenze di voto di questo segmento della popolazione.
Il problema non risiede tanto nelle preferenze di voto delle donne, quanto nelle motivazioni che le spingono a votare. Nonostante le aspettative, Kamala Harris non è riuscita a conquistare una quota sufficiente di voti, soprattutto tra le donne e i gruppi di minoranze, per affermarsi in Stati decisivi come Pennsylvania, Michigan e Wisconsin. Questo insuccesso è stato attribuito, in parte, alla sua storia personale e a un profilo percepito come troppo elitario, che potrebbe averla resa distante dalle masse di donne “normali” chiamate ai seggi. Inoltre, il suo modello di leadership, influenzato da quello maschile e maschilizzato di Trump, potrebbe non aver fatto breccia tra l’elettorato femminile.
La vittoria di Trump, che ha prevalso per la prima volta anche nel voto popolare, smentendo i pronostici della vigilia, rappresenta un momento cruciale per la politica americana