Elezioni Usa, l’attesa al consolato di Napoli: studenti della Federico II fanno l’analisi “social” del voto
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La comunità americana di Napoli ha tirato l’alba di ieri prima di mettersi a riposare, la lunga notte delle elezioni s’è snodata in tanti rivoli differenti, dal consueto party elettorale al consolato americano in piazza della Repubblica, alle riunioni nella case dei militari statunitensi di stanza in città, fino alle camere d’albergo dove alloggiavano uomini d’affari e turisti Usa che, spiegano dalle reception, sono rimaste accese tutta la notte con le tv sintonizzate sui canali satellitari dagli States per non perdere nemmeno un attimo dello spoglio che ha portato Trump alla seconda elezione. (ilmattino.it)
La notizia riportata su altri giornali
In studio il direttore dell’Adnkronos Davide Desario e i vicedirettori Giorgio Rutelli e Fabio Insenga (GUARDA LA DIRETTA). Tanti gli ospiti collegati con l'evento in collaborazione con il Centro Studi Americani. (Adnkronos)
L'America ci ha dato un mandato potente e senza precedenti, manterrò le promesse sistemando tutto e fermando le guerre». «Abbiamo fatto la storia superando ostacoli che nessuno pensava possibili. (La Stampa)
Dopo il messaggio di congratulazioni pubblico, tra i due è intercorsa una telefonata cordiale che ha toccato i principali punti di interesse di politica estera per l'agenda dei prossimi mesi, non prima che il premier italiano porgesse al presidente eletto le sue più sentite congratulazioni per il risultato ottenuto. (il Giornale)
«Trump è un suprematista e non rappresenta il futuro degli Stati Uniti. Il futuro è il suo vice, J.D. Vance, che ha spostato una indiana e può rappresentare un’America multietnica». Nelle ore in cui si attende la conferma definitiva della vittoria di Donald Trump, destinato a tornare alla Casa Bianca, StartupItalia ha intervistato Marco Sioli, professore di Storia dell’America del Nord all’Università degli Studi di Milano. (StartupItalia)
Israele e Netanyahu esultano per la vittoria di Trump: da Gaza all'Iran, cosa farà il tycoon in Medio Oriente? A esultare per la vittoria di Donald Trump non sono soltanto gli elettori repubblicani in Usa, ma anche Netanyahu e Israele che ora vedono in Washington un vero e proprio all... (La Stampa)
L'asse tra Giorgia Meloni ed Elon Musk Elon Musk è stato tra i principali sostenitori di Donald Trump nella campagna elettorale per le presidenziali americane. (Virgilio Notizie)