È morto George Foreman, la leggenda della boxe protagonista della sfida del secolo contro Ali
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Nato in Texas, aveva 76 anni ed è stato campione dei massimi e oro olimpico. Ha chiuso la carriera con un record di 76 vittorie e 5 sconfitte George Foreman è morto. La leggenda della boxe, protagonista della “Rumble in the Jungle” contro Muhammad Ali aveva 76 anni. Nato in Texas, Foreman iniziò la sua carriera di pugile nei pesi massimi diventando medaglia d’oro olimpica a Città del Messico 1968. Nel 1973 divenne campione del mondo battendo Joe Frazier (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
«Con profondo dolore, annunciamo la scomparsa del nostro amato George Edward Foreman Sr, che se n'è andato serenamente il 21 marzo 2025, circondato dai suoi cari», ha affermato la famiglia di Foreman in una dichiarazione pubblicata sulla pagina Instagram ufficiale del pugile. (Gazzetta di Parma)
"Se ne e' andato serenamente il 21 marzo, circondato dai suoi cari", hanno scritto i familiari sulla sua pagina Instagram.Quella di Foreman e' stata una carriera lunghissima e particolare che si e' protratta dal 1969 al 1977 e dal 1987 al 1997, in cui e' stato per due volte campione del mondo dei pesi massimi affermandosi come uno dei piu' forti 'picchiatori' di tutti i tempi, anche se meno elegante di altri grandi della sua epoca. (latinaoggi.eu)
E il destino di Big G era quello di smantellare con i suoi pugni gli avversari sul ring. Nonostante per 10 anni si sia allontanato dalle sedici corde, Foreman è riuscito nell'impresa, tutt'oggi imbattuta, di tornare ad essere campione del mondo dei pesi massimi all'età di 45 anni e 169 giorni. (MOW)
Il mondo della boxe piange George Foreman, morto all'età di 76 anni. (Sky Sport)
La notizia è stata annunciata dalla famiglia con una dichiarazione ufficiale pubblicata sulla pagina Instagram del pugile: “Con profondo dolore, annunciamo la scomparsa del nostro amato George Edward Foreman Sr, che se n’è andato serenamente il 21 marzo 2025, circondato dai suoi cari”. (Tiscali)
Da tempo aveva la faccia da buono, alcuni chiletti di troppo sul giro vita e un sorriso dolce che disarmava chi gli stava di fronte. Era diventato ormai un pacioso signore americano, perfetto anche per la pubblicità. (Il Fatto Quotidiano)