Cinque matrimoni, 12 figli e 69 auto: ritratto di George Foreman, il grande pugile scomparso all’età di 76 anni

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Vanity Fair Italia SPORT

Nato a Marshall, in Texas, il 10 gennaio 1949, la sua carriera si divise in due parti: la prima tra il 1969 al 1977, si concluse a seguito di un episodio che segnò per sempre la sua vita. Quell’anno sull'isola di Porto Rico perse un incontro con Jimmy Young, un pugile non fortissimo ma in uno stato di forma migliore, che lo mandò al tappeto alla dodicesima e ultima ripresa e alla fine lo batté ai punti. (Vanity Fair Italia)

Ne parlano anche altri giornali

La boxe piange George Foreman, l'ex campione del mondo dei pesi massimi protagonista dell'epica sfida persa contro Muahammad Ali nel 1974: 'Big George', come era soprannominato il pugile texano, e' morto in un ospedale di Houston all'eta' di 76 anni. (latinaoggi.eu)

La sua carriera è stata segnata da momenti indimenticabili, tra cui il celebre incontro “Rumble in the Jungle” del 1974 contro Muhammad Ali. George Foreman, uno dei pugili più iconici della storia, è morto all’età di 76 anni. (Radio Kiss Kiss)

Leggenda della boxe, Foreman è stato oro olimpico e due volte campione del mondo dei pesi massimi: la seconda volta vinse il titolo a 45 anni, diventando il campione del mondo più anziano di sempre. Si è spento a 76 anni George Foreman, uno dei più grandi pugili della storia. (Il Giornale d'Italia)

Lutto nel mondo della boxe: è morto ieri sera a 76 anni l’ex campione dei pesi massimi George Foreman. Lo ha annunciato la famiglia del pugile sui social media: “Ha vissuto una vita caratterizzata da fede incrollabile, umiltà e determinazione”. (LAPRESSE)

Foreman si è spento a 76 anni, lasciando dietro di sé un’eredità sportiva che ha attraversato generazioni. Il VIDEO CORRIERE in alto. (iLMeteo.it)

Nulla avrebbe mai potuto preparare George Foreman alla sfida che ne ha segnato la carriera, a Kinshasa, nell’allora Zaire e oggi Repubblica democratica del Congo, il 30 ottobre 1974. L’incontro che ha definito la boxe visto dall’angolo di chi ha perso è un gigantesco scherzo. (La Stampa)