Meloni convoca riunione G7: cosa si è deciso dopo l'invasione del Libano e l'attacco dell'Iran a Israele

Meloni convoca riunione G7: cosa si è deciso dopo l'invasione del Libano e l'attacco dell'Iran a Israele
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Dopo l'escalation in Libano e l'attacco missilistico dell'Iran contro Israele, la presidente del Consiglio Meloni ha convocato una riunione telefonica dei leader del G7: "Un conflitto su scala regionale non è nell'interesse di nessuno e che una soluzione diplomatica risulta ancora possibile". (Fanpage.it)

Su altri media

In più, l’attacco era stato largamente annunciato. Fonti di non disprezzabile credibilità sostengono che siano stati gli stessi iraniani ad avvertire per via diplomatica. (L'Eco di Bergamo)

A sera, quando le immagini della grandinata di missili iraniani su Israele hanno appena fatto il giro dei telegiornali, a Palazzo Chigi le certezze sono poche ma ben salde: per ora i militari italiani schierati in Libano per la missione Unifil restano dove sono e, a fronte di una «profonda preoccupazione» per l’aggravarsi della crisi in Medio Oriente, si continua a lavorare per la de-escalation. (ilgazzettino.it)

“Già alle 17 avevamo ricevuto l’ordine di non aprire le scuole domani - dice ai media vaticani padre Ibrahim Faltas vicario della Custodia di Terra Santa - poi intorno alle 19 con tutti i frati di Gerusalemme ci trovavamo nella chiesa di San Salvatore per i vespri nel triduo per la festa di san Francesco quando hanno cominciato a suonare le sirene e abbiamo sentito forti esplosioni. (Vatican News - Italiano)

Iran, cosa c'è dietro l'attacco a Israele: contro il regime degli ayatollah il dissenso cova sempre più forte

Primo discorso in televisione oggi di Benjamin Netanyahu dopo l'attacco dell'Iran contro Israele di ieri sera. ''Siamo nel mezzo di una dura guerra contro l'Asse del male dell'Iran che cerca di distruggerci'' ha detto. (Adnkronos)

L'Iran ha abbandonato per qualche ora «la pazienza strategica» nel tentativo di recuperare immagine, dimostrare di essere in grado di raggiungere il territorio nemico, ribadire di avere mezzi utili alla sua causa. (Corriere della Sera)

Da Beirut a Gaza fino a Teheran, migliaia di sostenitori di Hezbollah, di Hamas, della Repubblica islamica e di tutta la galassia di milizie legate all’Iran hanno deciso di scendere in strada. Spari verso il cielo, clacson, persone in strada, qualche fuoco d’artificio. (ilmessaggero.it)