Beko: gli esuberi calano, ma non a Fabriano: confermati (per ora) i 226 licenziamenti

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
corriereadriatico.it ECONOMIA

FABRIANO Beko Europe apre ai sindacati e abbassa ancora il numero degli esuberi, ma le distanze con le parti sociali restano sensibili. È quanto emerso ieri sera nel corso del tavolo di confronto che i rappresentanti nazionali e territoriali dei metalmeccanici hanno avuto con il management della multinazionale turca al ministero delle Imprese e del Made in Italy. La discussione si è incentrata quasi interamente sulla questione degli esuberi degli enti di staff e di ricerca. (corriereadriatico.it)

La notizia riportata su altri giornali

Una riunione tecnica incentrata sugli esuberi degli enti di staff e di ricerca e che ha portato all’indizione dello sciopero per lunedì da mezzogiorno alle 13 davanti allo stabilimento. (il Resto del Carlino)

Gli esuberi dichiarati da Beko sono stati ridotti da 678 a 600, ma si resta evidentemente a un livello assai elevato che chiediamo di rivedere alla luce anche di alcune decine di assunzioni che la multinazionale ha programmato nella divisione R&S del lavaggio in Turchia». (Insidertrend)

Una giornata vissuta tra Siena e Roma, tra le dichiarazioni senesi su più fronti (del segretario generale della Cgil Maurizio Landini ai cancelli dello stabilimento, dei rappresentanti sindacali al consiglio comunale aperto sul lavoro) e il nuovo incontro al tavolo ministeriale, dove è ancora il caso Siena a tenere banco e a impedire di fatto la chiusura della vertenza. (LA NAZIONE)

Beko, gli esuberi scendono di poco: "Verso una conclusione condivisa"

La conclusione dei progetti è fissata, al più tardi, al 31 marzo 2026. Il ritardo massimo nell’avvio è stato di circa 6 mesi. (Normanno.com)

Di Matteo Porfiri ROMA Esuberi ridotti di 78 unità nel settore impiegatizio. Le parti sono ancora parecchio distanti ma, almeno, è arrivato un altro segnale positivo, seppur minimo, per quanto riguarda la vertenza Beko. (il Resto del Carlino)

Durante il tavolo tecnico, presieduto dal sottosegretario con delega alle crisi di impresa, Fausta Bergamotto, - spiega una nota del Mimit - il ministero ha ribadito l'impegno primario verso l'acquisizione dello stabilimento di Siena da parte di un nuovo soggetto, punto di partenza necessario per creare le condizioni favorevoli a ricercare un nuovo investitore e quindi avviare un processo di reindustrializzazione del sito toscano. (Tiscali Notizie)