Addio surriscaldamento: chip raffreddati 7 volte più velocemente
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Grazie a un'importante scoperta dell'Università di Tokyo, potremmo assistere a una rivoluzione per quanto concerne il raffreddamento dei processori. Un team di ricercatori giapponesi ha sviluppato un sistema di raffreddamento che sfrutta il cambiamento di fase dell'acqua, superando i limiti delle soluzioni tradizionali. Questo approccio promette di affrontare una delle sfide più critiche dell'industria tecnologica: la gestione del calore in componenti sempre più piccoli e potenti, un problema che sta diventando sempre più rilevante con l'avanzare della miniaturizzazione dei semiconduttori (tomshw.it)
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Questa partnership riduce la dipendenza dai sistemi di raffreddamento ad aria ad alta intensità energetica, promuovendo la sostenibilità. Un’innovazione chiave è il software di Fujitsu, che centralizza la gestione dei server raffreddati a liquido, riducendo i carichi di lavoro e aumentando l’efficienza. (salajobrazovanje.co.rs)
Queste soluzioni, caratterizzate da scambiatori di calore intelligenti, piastre fredde e minuscoli microgetti che pompano rapidamente il liquido di raffreddamento sulle parti più calde di CPU e GPU, sono in grado di catturare – sottolinea Intel – oltre il 95% dell’energia di calcolo dissipata, riutilizzandola in acqua calda che può essere reindirizzata altrove come fonte di calore sostenibile. (01net)
I data center rappresentano infrastrutture critiche, veri e propri cuori pulsanti dell'era digitale che alimentano servizi cloud, intelligenza artificiale e una miriade di applicazioni online. Una fetta considerevole, stimata tra il 30% e il 40%, dell'energia consumata da queste strutture è destinata a mantenere le temperature operative entro limiti accettabili. (HDblog.it)
Attualmente, i sistemi di raffreddamento si basano principalmente sullo scambio di calore con acqua o aria fredda, che viene fatta passare attraverso minuscoli tubicini montati sui chip stessi. (la Repubblica)
L’acqua pare sia in grado di assorbire sette volte l’energia quando cambia stato, passando da liquido a gas (ovvero, facendola bollire), il che le consente di catturare e dissipare molto più calore rispetto al metodo tradizionale che utilizza l’acqua che semplicemente scorre. (TuttoTech.net)