Tagli e più tasse per 60 miliardi, in Francia arriva anche la patrimoniale: “Siamo sull’orlo del precipizio”

Tagli e più tasse per 60 miliardi, in Francia arriva anche la patrimoniale: “Siamo sull’orlo del precipizio”
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la Repubblica ESTERI

Comincia in Francia un autunno all’insegna dell’austerità nonostante questa parola non sia mai stata pronunciata da Michel Barnier. Il nuovo premier di destra ha svelato ieri una manovra che punta a tagliare 60 miliardi di deficit, uno sforzo inedito per la Francia. Nel suo discorso programmatico, Barnier aveva allertato sulla “spada di Damocle” dei conti pubblici, sotto la sorveglianza … (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Cosa rimarrebbe di un sistema di spesa pubblica come quello francese con un taglio di 60 miliardi di euro nel 2025, tra riduzioni di budget e nuove imposte? Solo rovine. (ComplianceJournal.it)

La mozione di sfiducia presentata dal Nuovo Fronte Popolare si è fermata a 197 voti. Sono mancati i 125 voti del Rassemblement National di Marine Le Pen, che ha confermato che esaminerà le proposte del nuovo governo “senza una postura infantile”. (InvestireOggi.it)

Dopo il tentativo (fallito ieri) di sfiduciare il premier in Parlamento, l'opposizione di sinistra è tornata già da questa mattina alla carica contro la manovra. L'obiettivo di Barnier è riportare il deficit al 5% del Pil nel 2025, con la promessa di scendere sotto alla soglia Ue del 3% nel 2029. (Corriere del Ticino)

Lusso nel mirino della proposta di maxi patrimoniale in Francia

Perché scritto in 15 giorni. Michel Barnier, primo ministro francese, apre le porte ai contributi del Parlamento ma un aspetto del budget resterà immodificabile: il rigore della manovra, che supera i 60 miliardi, tocca il 2% del Pil e ricorda quella, altrettanto rigorosa, del 1983. (Il Sole 24 ORE)

Il governo proporrà anche l'aumento delle tasse sui biglietti aerei e una tassa sull'uso di jet privati. Il Primo Ministro Michel Barnier ha annunciato una serie di aumenti fiscali mirati alle grandi imprese, quindi le blue-chip francesi potrebbero essere attive oggi. (XTB)

Non bastavano il rallentamento dei consumi in mercati chiave come la Cina e la prudenza sulla prospettiva di ripresa nel 2025. Ora i titoli del lusso potrebbero essere penalizzati anche dall’introduzione della misura di bilancio proposta dal primo ministro francese Michel Barnier e in attesa di essere votata in Parlamento domani. (Pambianconews)