Siria, gli ayatollah iraniani sotto choc: l'«asse della resistenza» diventa sempre più debole

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Corriere della Sera ESTERI

A 1.696 chilometri di distanza, i mullah di Teheran assistono esterrefatti alla presa di Damasco. Vedere i ribelli — possiamo ancora chiamarli ribelli? — di Hayat Tahrir al-Sham entrare nella residenza presidenziale di Bashar al-Assad, calpestare i tappeti rossi sulle scale di marmo, farsi selfie tra le Lamborghini e le Ferrari del dittatore, deve dare un senso di scoramento e di oscuro presagio agli ayatollah (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gli Stati Uniti sono esposti al rischio di un “catastrofico successo”, come quello profilatosi dieci anni fa e non ottenuto durante la guerra civile per via dell’intervento di Russia e … (Il Fatto Quotidiano)

L’Europa ha sospeso lo status di profughi rifugiati ai siriani. Il regime che li perseguitava è caduto e Israele ha occupato tutta la zona cuscinetto in attesa di nuovi accordi con il nuovo Governo. “Le speranze sono che inizi un processo democratico a Ginevra e che tutti gli attori partecipino. (Radio Radio)

L’azienda dolciaria siciliana Fiasconaro continua a rappresentare un esempio di eccellenza italiana nel mondo. Quest’anno, il celebre panettone artigianale prodotto a Castelbuono è stato protagonista di eventi di rilievo negli Stati Uniti, consolidando il suo ruolo come ambasciatore della tradizione gastronomica italiana oltreoceano. (Economia Sicilia)

Siria, le ripercussioni in Libano: “L’Iran non potrà più fornire armi a Hezbollah” | Elena Basile

Sono bastati dieci giorni alle milizie islamiste guidate da Mohammed Abu Mohammed al-Jolani per conquistare la Siria, calando da Aleppo sino a Damasco, e spodestare il regime di Bashar al-Assad, caduto senza quasi combattere. (Elle)

E tuttavia la posizione della guida suprema dell'Iran ci pare degna di essere presa criticamente in considerazione. La guida suprema dell'Iran ha affermato nei giorni scorsi che dietro a quel che sta tragicamente accadendo in Siria vi sarebbero gli Stati Uniti d'America e Israele. (Il Giornale d'Italia)

Dopo la caduta di Assad, la Turchia apre all'idea di un gasdotto tra Qatar ed Europa passante per la Siria. Ma il paese è ancora instabile e il suo ruolo sul mercato energetico è minimo. Gas e petrolio, cosa cambierà in Siria dopo la caduta di Assad (Start Magazine)