Scuola e lavoro, l’istruzione dei genitori pesa sui figli: laureati in calo

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QuiFinanza INTERNO

È di grande importanza il report Istat Livelli di istruzione e ritorni occupazionali, che offre una panoramica dell’Italia nell’anno 2023. Svariati gli aspetti fronteggiati, con l'analisi delle tante forme di interconnessione tra istruzione e occupazione. L’Italia risulta spaccata in due, con la questione meridionale che non dà tregua, ma anche frammentata sotto l’aspetto dell’uguaglianza sociale. Di seguito i numeri che evidenziano perché il sistema sta arrancando. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

Nonostante in Italia, nel 2023, la quota di giovani adulti in possesso di un titolo di studio terziario sia leggermente cresciuta, attestandosi al 30,6%, è decisamente inferiore alla media europea (43,1% nell'Ue 27) ed è molto al di sotto dei valori, comunque in crescita, degli altri grandi Paesi (51,9% Francia, 52,0% Spagna e 38,4% Germania), sottolinea 'Istituto. (Italia Oggi)

È quanto emerge dal rapporto Istat sui 'Livelli di istruzione e ritorni occupazionali - Anno 2023' ROMA – Le donne in Italia sono più istruite degli uomini: nel 2023, il 68,0% delle 25-64enni ha almeno un diploma o una qualifica (62,9% tra gli uomini) e coloro in possesso di un titolo terziario raggiungono il 24,9% (18,3% tra gli uomini). (Dire)

Ogni lezione è pensata e realizzata da docenti esperti della propria materia che trattano tutti gli argomenti affrontati dagli studenti durante il percorso scolastico, anche quelli più ostici, con un linguaggio semplice e immediato e l'ausilio di contenuti multimediali a supporto della spiegazione testuale. (Virgilio Sapere)

Donne più istruite degli uomini ma meno occupate, lo rivela l’ISTAT nel rapporto “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali”

Lo rileva l’Istat spiegando che il gap sale a 15,7 punti tra gli under 35 che hanno conseguito il titolo da uno a tre anni prima (75,4% e 59,7% rispettivamente). Tra i 25-64enni, il tasso di occupazione dei laureati nel 2023 è 11 punti percentuali più alto di quello dei diplomati (84,3% e 73,3%, rispettivamente). (Il Sole 24 ORE)

Resta fondamentale il livello di istruzione dei genitori per i percorsi di studio dei figli: questo è il primo aspetto evidenziato dall’ISTAT, nel rapporto “Livelli di istruzione e ritorni occupazionali – Anno 2023”. (Tecnica della Scuola)

Le differenze di genere sono più marcate rispetto alla media dell’UE27. Tuttavia, questo vantaggio educativo non si traduce in un vantaggio nel mercato del lavoro: il tasso di occupazione femminile è molto più basso di quello maschile (59,0% contro 79,3%). (Tecnica della Scuola)