La tensione tra Lega e Fratelli d'Italia Si apre un fronte sulle candidature

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Corriere della Sera INTERNO

Quando arrivano le sconfitte, le recriminazioni non mancano mai. Anche, o soprattutto, fra alleati. E possono portare a strascichi sulle scelte future se diventano rivendicazioni. Tra Fratelli d’Italia e Lega, per esempio, nella partita delle Regionali che si sono svolte nel 2024, è successo qualcosa di molto curioso. Se a inizio anno fu il partito di Matteo Salvini a mal digerire la giubilazione del presidente uscente della Sardegna, Christian Solinas a vantaggio del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu, fedelissimo di Giorgia Meloni (poi sconfitto), stavolta è Fratelli d’Italia, anche se la premier ha smentito, a far trapelare frustrazione per non essere riusciti a far comprendere che forse la leghista Donatella Tesei non aveva il consenso necessario alla conferma. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altri giornali

Cravatta rossa, imbacuccato in un cappotto blu, Matteo Salvini tiene fede ai colori trumpiani del Make America Great Again. Il vicepremier leghista entra nel cortile del Senato per rispondere al question time sullo stato delle ferrovie italiane e risponde sulle Regionali appena concluse. (Il Fatto Quotidiano)

Prima di scoprire quali saranno le Elezioni Regionali 2025, facciamo un breve ripasso di quanto abbiamo visto quest’anno. (Ability Channel)

«Sì, certo. Passo veloce, capo chino, sotto braccio una cartellina che trabocca di fogli. (ilgazzettino.it)

Regionali, Salvini: proporrò election day in primavera

Il leader della Lega e vicepremier nonché ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in una intervista al “Messaggero” parla della grande battaglia che si staglia all’orizzonte del Carroccio, dopo una sconfitta cocente alle Regionali in Umbria: le elezioni in Veneto: “Se chiederemo la Regione per la Lega? Certo, noi la chiediamo” taglia corto Salvini. (Agenda Politica)

A maggio Salvini l'aveva giurato: 'Il prossimo governatore del Veneto sarà della Lega'. Il leader del Carroccio ha ribadito il concetto mercoledì, al termine del Consiglio federale del... (Virgilio)

A pensarla così temo che sia solo la Lega” e se sarà così ne “prenderò atto”, ma “proporrò non solo agli alleati, anche alle opposizioni, un ragionamento su un unico periodo elettorale in primavera” per contrastare l’astensionismo in vista delle regionali in Veneto, previste attualmente per la fine del 2025, e nelle Marche, in Toscana, Puglia, Campania e Valle d’Aosta. (Agenzia askanews)