Addio Gian Paolo Ormezzano, il nostro campione: dalle emozioni alle parole come un alchimista
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Gian Paolo Ormezzano era entrato nelle stanze, nella redazione del Corriere Torino nel settembre del 2017. Erano le nostre prime riunioni e ci trovavamo davanti un monumento, un collega che sapeva raccontare qualsiasi cosa in poche parole per poi ricominciare. E farne anche un libro. Ne ha scritti tanti in una carriera infinita cominciata, raccontava lui, scrivendo «pensierini per i compagni di scuola, compensato da mentine che, tantissime, gli eviteranno per tutta la vita di fumare». (Corriere della Sera)
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Oltre che il pranzo di Natale in… Tra loro c’era almeno una telefonata al giorno e una visita a settimana. (La Stampa)
Nella 18esima giornata di Serie A , la penultima del girone d'andata e l'ultima dell'anno, il Torino è atteso dalla trasferta sul campo dell' Udinese in un match che entrambe le formazioni vogliono vincere per chiudere al meglio questa prima parte di stagione. (Tuttosport)
Quando muore un Gigante si fa a gara a dire «Io lo conoscevo». Siamo fatti così, è cosa umana. È successo anche ieri, perché nei giorni delle magnate senza ritegno e dei panettoni (sigh) è caduto Gian Paolo Ormezzano, 89 anni, gigantissimo del giornalismo (o di quel che ne è rimasto). (Liberoquotidiano.it)
Aveva 89 anni, Ormezzano: firma de La Stampa e del Guerin Sportivo, è stato per anni direttore responsabile di Tuttosport. (La Repubblica)
Un pezzo di Ormezzano andava letto. Punto e basta. Non certo per provare a imitare uno stile personalissimo, unico, ma perché ogni suo articolo regalava qualche cosa in più: un attacco brillante, un dettaglio, un’intuizione, un gioco di parole da non intendere come ricerca della frase a effetto, ma come combinazione capace di illuminare un pensiero con originalità. (Il Nord Est)