Germania, partiti trovano accordo sulla data delle elezioni anticipate per il prossimo 23 febbraio

Germania, partiti trovano accordo sulla data delle elezioni anticipate per il prossimo 23 febbraio
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Euronews Italiano ESTERI

Di Euronews I gruppi parlamentari tedeschi avrebbero trovato un accordo sulla data delle prossime elezioni parlamentari. La decisione finale dovrà essere presa dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier PUBBLICITÀ I gruppi parlamentari di Spd e Cdu-Csu hanno raggiunto un accordo per proporre il 23 febbraio come data delle nuove elezioni federali. I leader dei partiti parlamentari si sono accordati su questa data, come confermato da ambienti dell'Spd a Der Spiegel (Euronews Italiano)

Ne parlano anche altre fonti

La Germania ha deciso. Il governo di Olaf Scholz è nei fatti — tranne che formalmente — al capolinea. (Corriere della Sera)

Oggi i leader del Partito socialdemocratico tedesco e i cristiano-democratici della Cdu/Csu hanno concordato nel 23 febbraio la data per portare la Germania alle elezioni, una data da confermare dopo la formale apertura della crisi di governo in seguito al collasso della coalizione "semaforo": il 16 dicembre il cancelliere tedesco dovrebbe chiedere al Bundestag un voto di fiducia. (EuropaToday)

I leader del Partito socialdemocratico tedesco e la Cdu/Csu hanno concordato nel 23 febbraio la data per le elezioni anticipate. Lo riporta lo Spiegel. (ilmessaggero.it)

Germania al voto: tutti contro Scholz

I partiti politici tedeschi avrebbero trovato un accordo per tenere le prossime elezioni politiche il 23 febbraio 2025. La Commissaria federale per le elezioni, Ruth Brand, non ha obiezioni a una nuova elezione per il 23 febbraio. (La Stampa)

Elezioni anticipate in Germania. Il 23 febbraio 2025 è la data che hanno scelto i partiti. (Il Giornale d'Italia)

Bandiera bianca sulla Cancelleria di Berlino: Olaf Scholz ha ceduto sulla data delle elezioni anticipate in Germania, ora in programma per il 23 febbraio. Il cancelliere più impopolare della storia tedesca ha fatto marcia indietro dalla scadenza inizialmente prevista a fine marzo. (il Giornale)