Re Carlo III boicottato in Australia nel primo viaggio dopo la diagnosi del tumore: "Insulto alla monarchia"

Re Carlo III boicottato in Australia nel primo viaggio dopo la diagnosi del tumore: Insulto alla monarchia
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La prossima settimana re Carlo III e la regina Camilla saranno in Australia, per il primo viaggio ufficiale dopo la diagnosi di tumore per il sovrano. I primi ministri degli Stati australiani hanno però anticipato che non andranno al ricevimento, scatenando le ire dei monarchici. Re Carlo III in Australia Le accuse dei monarchici L’addio alla monarchia Re Carlo III in Australia Lunedì 21 ottobre re Carlo III arriverà a Canberra, in Australia, insieme alla regina Camilla per la sua prima visita nello Stato da quando è salito al trono (la prima di un monarca britannico dal 2011), nonché per il primo viaggio ufficiale da quando ha avuto la diagnosi di un tumore a inizio anno. (Virgilio Notizie)

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Pare infatti che al ricevimento con le massime autorità locali a Canberra, i leader dei sei Stati che compongono il Paese abbiano dato forfait, decidendo così di non partecipare all'evento con l'ospite d'onore, il sovrano inglese. (Liberoquotidiano.it)

“Ho un profondo amore per il vostro Paese, ma non bloccherò iniziative per trasformarlo da monarchia in repubblica”, ha scritto… Il Daily Mail riassume così in prima pagina il messaggio di re Carlo alla vigilia del suo viaggio nell’ex colonia britannica, della quale è il Capo di Stato, come lo era sua madre la regina Elisabetta. (la Repubblica)

Da parte sua, Carlo si sta preparando al meglio ad un evento che rischia di essere un buco nell'acqua ancor prima di cominciare. (ilmessaggero.it)

Re Carlo snobbato dai premier australiani, nessuno andrà al ricevimento

I capi degli esecutivi di Nuovo Galles del Sud, Victoria, Queensland, Australia Occidentale, Australia Meridionale e Tasmania non saranno ad accogliere il sovrano a Canberra venerdì 18 ottobre. Un atteggiamento "del tutto indifendibile" secondo la deputata liberale Bev McArthur. (Sky Tg24 )

È davvero affascinante pensare che un Re possa avere la lucidità e la comprensione per fare un passo indietro e ipotizzare un differente sistema politico da quello esistente. Monarchia o repubblica Il noto giornale è riuscito a mettere le mani sulla corrispondenza di lettere intrattenuta tra l’Australian Republic Movement e alcuni funzionari di Buckingham Palace. (DiLei)

Oggi, invece, ‘mutatis mutandis’ – si veda anche la recente apertura di Buckingham Palace all’ipotesi che il popolo australiano decida se il Paese debba restare una monarchia costituzionale o diventare una repubblica – a prevalere, anche nella monarchia britannica, è una sorta di ‘realpolitik’, una presa d’atto dei tempi che corrono. (CremonaOggi)