Fiorentina-Atalanta, sfida tra ambizioni e urgenze
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Domenica 30 marzo, allo stadio Artemio Franchi, Fiorentina e Atalanta si affronteranno in una partita che per entrambe rappresenta una tappa cruciale, seppur con obiettivi diversi. I viola, attualmente a cinque punti dal Bologna quarto in classifica, cercano un risultato utile per restare agganciati alla zona Champions, mentre i bergamaschi, dopo il ko interno con l’Inter, rischiano di vedere sfumare definitivamente le residue speranze scudetto. Con un distacco di sei lunghezze dalla capolista e tre dal Napoli, ogni errore potrebbe costare caro.
Gian Piero Gasperini, premiato oggi al CONI con la Panchina d’oro speciale per il trionfo in Europa League, ha preferito non soffermarsi sul proprio futuro – il contratto scade nel 2026 – concentrandosi invece sul campionato, da lui definito «bellissimo» per la sua imprevedibilità. «Ci sono partite difficili per tutte le squadre», ha osservato, sottolineando come l’equilibrio del torneo renda ogni scontro decisivo. Un’analisi che vale soprattutto per la sua Atalanta, chiamata a reagire dopo l’ultima delusione.
Intanto, dalla cerimonia di Coverciano è arrivata anche una riflessione più ampia sul mondo degli allenatori. Gasperini, toccando il caso di Thiago Motta – lasciato libero dalla Juventus nonostante i risultati – ha difeso l’intera categoria: «Le critiche, anche feroci, fanno parte del mestiere, ma devono restare sul piano professionale, non personale». Un monito che sembra riferirsi a dinamiche sempre più frequenti nel calcio moderno, dove l’esasperazione dei risultati spesso travalica i limiti del confronto sportivo.