Sollicciano, sezioni distrutte dopo la rivolta in carcere. Via al trasferimento di sessanta detenuti

Sollicciano, sezioni distrutte dopo la rivolta in carcere. Via al trasferimento di sessanta detenuti
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LA NAZIONE INTERNO

– Dopo le lacrime per la morte del detenuto suicida, restano le macerie della rivolta. Intere sezioni allagate dopo il necessario intervento dei vigili del fuoco per spegnere materassi, arredi e oggetti andati in fumo durante la dura contestazione dei ristretti. Protesta andata in scena dopo che il popolo carcerario ha saputo della morte del giovane compagno, impiccatosi con le lenzuola nella propria cella (50esimo suicidio del 2024 nelle nostre carceri), ma che covava sotto la cenere da diversi giorni. (LA NAZIONE)

Ne parlano anche altri giornali

«Sollicciano è un inferno». Su questo sono d'accordo tutti quelli che prendono la parola fuori dal carcere dove si è tolto la vita Fedi, detenuto di 20 anni di origini tunisine. (La Repubblica Firenze.it)

“La situazione di Sollicciano e del carcere di Livorno sono inaccettabili. Una regione dalle tradizioni solidali come la Toscana non può permettersi di avere penitenziari in queste condizioni: servono interventi rapidi per metterli in sicurezza prima possibile". (gonews)

E dalle finestre è stato calato uno striscione sul quale si legge 'Suicidio carcere aiuto help'. Come si vede dalle immagini, alcuni reclusi hanno appiccato delle fiamme, visibili dall'esterno della struttura. (Corriere TV)

Rivolta a Sollicciano, il giorno dopo l'inferno in carcere: detenuti fatti rientrare nelle celle, nessun ferito

“Aveva intrapreso un percorso di recupero, si incamminava su una nuova strada e vedeva vicina la data della scarcerazione. A parlare è Ivan Esposito, avvocato pratese, difensore di Fedi, il tunisino di 20 anni che nel pomeriggio di ieri, giovedì 4 luglio, si è impiccato nella sua cella a Sollicciano (notiziediprato.it)

Sono fatti rientrare nelle celle, nel corso della notte, i detenuti del carcere fiorentino di Sollicciano, circa una ottantina, che ieri hanno dato vita a una forte protesta, anche appiccando le fiamme, dopo il suicidio di un recluso ventenne di origine tunisina. (La Repubblica Firenze.it)

In base a quanto comunicato dalla prefettura non risultano feriti nei disordini. La situazione è stata riportata sotto controllo con l’intervento della polizia penitenziaria. (LA NAZIONE)