Dalla solidarietà nasce l’alternativa: per questo fa paura
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Nessuno stupore che il Presidente della Comunità autonoma di Valencia, Carlos Mazòn, cerchi di bloccare le carovane di giovani e di persone solidali che accorrono nelle zone colpite dall’alluvione per portare il loro aiuto: acqua, viveri, abiti asciutti, coperte, medicamenti. E per spalare il fango, liberare chi ne è rimasto imprigionato, salvare ciò che ancora può essere salvato. «Ai volontari dico – ha detto – tornate a casa». (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altre testate
Critica la situazione delle città di Castelldefels e Gavà (a cui si riferiscono queste immagini): proprio a Gavà la zona industriale è stata colpita da allagamenti. (iLMeteo.it)
Micaela Branchetti, mamma milanese che si è trasferita da 7 anni a Valencia, ha la tigna di chi vuole combattere ma la voce si spezza quand… (La Stampa)
A otto giorni dalla tragedia di acqua e fango, si fanno ancora i conti con i danni ingenti e soprattutto con la conta ancora imprecisa dei morti e dei dispersi. Ci vorrà tempo per risollevarci, ritrovare la luce e la forza per continuare a guardare avanti”. (Servizio Informazione Religiosa)
La devastante alluvione che ha colpito Valencia ha lasciato una scia di distruzione e dolore, con un bilancio di oltre 200 vittime e numerosi dispersi. (Tuttosport)
Dopo Continua il nostro viaggio per scoprire meglio l'elemento acqua in Liguria. (Primocanale)
A una settimana dalle devastanti inondazioni in Spagna che hanno provocato più di 200 vittime, sono 89 le persone che ancora risultano disperse nella regione di Valencia. Si tratta del primo dato ufficiale sui dispersi reso noto dalle autorità. (Adnkronos)