Strage di Ustica, il dolore di Pasquale Diodato che perse i tre figli, la moglie e la cognata: «Da allora piango lacrime di sangue»

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Corriere della Sera INTERNO

«Non doveva rimanere nessuno, perché sono 44 anni che piango lacrime di sangue; e ancora oggi continuo a piangere i miei figli. Non me li dimenticherò mai». Nella mente di Pasquale Diodato, i suoi tre figli, sua moglie e la cognata sono ancora come allora, come l’ultima volta che li ha visti prima della partenza del Dc9 dell’Itavia da Bologna a Palermo: Giuseppe aveva un anno, Antonella sette, Vincenzo dieci; sua moglie Giovanna 32 e insieme a lei, oltre ai tre figli, c’era anche Francesca, 17 anni, sorella di Giovanna. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

All'alba del 28 giugno vennero trovati i primi corpi delle 81 vittime (77 passeggeri, tra cui 11 bambini, e quattro membri dell'equipaggio). Cosa è successo la sera del 27 giugno 1980 a Ustica? Il Dc-9 I-Tigi Itavia, in volo da Bologna a Palermo con il nominativo radio IH870, scomparve dagli schermi del radar del centro di controllo aereo di Roma alle 20.59 e 45 secondi. (ilmessaggero.it)

“Su Ustica non ci sono misteri, almeno per quel che riguarda la giustizia italiana. Tutti parlano sempre di questa cosa del missile, ma basta e ancora basta c’è una sentenza penale ufficiale che ha scagionato tutti e ha ufficialmente sancito che oltre al Dc9 quella sera del 27 giugno non c’era nessun altro velivolo”. (Cityrumors Abruzzo)

Giugno 1980 Anche il ritrovamento in Sila, in zona Timpa delle Magare nell'attuale comune di Castelsilano, dei resti del mig libico e del cadavere del pilota subito dopo fu oggetto di depistaggi. Testimoni del luogo contribuirono a ricostruire i fatti (LaC news24)

Mattarella: «Per ricostruire la verità chiedere a Paesi amici di collaborare»

“Fare piena luce su quello che accadde il 27 giugno 1980 nei cieli di Ustica è un dovere per le Istituzioni e dovrebbe essere una battaglia che accomuna tutte le componenti dello Stato. (Estense.com)

È il saluto che Daria Bonfietti, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Ustica, ha rivolto a uno dei presenti: un uomo di 86 anni, che nella strage del DC9 Itavia perse la moglie, tre figli e una cognata. (Giornale di Sicilia)

Su Ustica c’è da fare tutto quanto possibile per ricostruire la verità anche chiedendo la «collaborazione dei Paesi amici». Una «ferita aperta», la definisce Sergio Mattarella in un messaggio inviato nel 44esimo anniversario nella tragedia, «una strage di dimensioni immani» in cui «rimasero uccise tutte le 81 persone a bordo del DC9 in volo da Bologna a Palermo», ricorda il capo dello Stato, con evidente riferimento alla tesi, rilanciata di recente dall’ex premier socialista ed ex presidente della Consulta Giuliano Amato della “battaglia nei cieli” nel tentativo di colpire il leader libico Gheddafi, che chiama in causa la Francia. (Avvenire)