Medici italiani verso la pensione, un futuro incerto per la sanità
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L'Italia si trova ad affrontare una crisi senza precedenti nel settore sanitario, con un'ondata di pensionamenti che minaccia di lasciare il sistema sanitario nazionale in una situazione precaria. Secondo l'ultimo rapporto dell'Ocse, "Health at a Glance: Europe 2024", più della metà dei medici italiani ha superato i 55 anni e il 27% ha già oltrepassato i 65 anni. Entro il 2025, si prevede che circa 40 mila medici andranno in pensione, aggravando ulteriormente una situazione già critica.
Il rapporto evidenzia come l'Italia, nonostante una spesa sanitaria pro capite inferiore di 586 euro rispetto alla media europea, riesca ancora a garantire un'aspettativa di vita tra le più alte del continente, con una media di quasi 84 anni per i bambini nati nel 2023. Tuttavia, questa longevità non può nascondere le gravi carenze strutturali del sistema sanitario, che si trova a dover fare i conti con un numero insufficiente di medici e infermieri, molti dei quali sottopagati.
La situazione è resa ancora più complessa dal calo delle immatricolazioni ai corsi di laurea in infermieristica, un fenomeno che rischia di lasciare il sistema sanitario senza il necessario ricambio generazionale. L'Ocse sottolinea come l'Italia sia in una posizione particolarmente vulnerabile rispetto ad altri paesi europei, che pure stanno affrontando una carenza stimata di 1,2 milioni di operatori sanitari.
In questo contesto, il rapporto dell'Ocse lancia un monito: senza un miglioramento degli stili di vita e della cultura scientifica, qualsiasi finanziamento aggiuntivo al Servizio sanitario nazionale rischia di essere insufficiente. La spesa sanitaria pro capite dell'Italia nel 2022 si è attestata a 2.947 euro, circa un sesto al di sotto della media UE di 3.