Caso ultras, non solo multe: cosa rischiano Inzaghi, Calabria e Skriniar
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Oltre alla multa secondo ‘La Repubblica’, Simone Inzaghi e i due difensori vanno incontro anche a una breve squalifica La questione ultras resta centrale e discussa nel calcio italiano, soprattutto dopo che sono iniziati i vari interrogatori alle persone informate sui fatti. Prima Simone Inzaghi, poi Javier Zanetti vicepresidente dell’Inter. L’evento principale è legato alla questione biglietti per la finale di Champions League 2023 a Istanbul contro il Manchester City. (CalcioMercato.it)
Su altre fonti
"L’indagine “Doppia Curva” ha direttamente coinvolto Inter e Milan nel loro rapporto con ultras, scoperti essere in odor di ‘ndrangheta. Cerchiamo di capire quali. (fcinter1908)
Questo al momento rischiano Simone Inzaghi, Milan Skriniar e Davide Calabria, nel caso in cui la giustizia sportiva li riterrà colpevoli di avere tenuto “rapporti con esponenti di gruppi o gruppi di sostenitori” al di fuori dei canali ufficiali. (Tutto Juve)
L’inchiesta della Procura di Milano sugli ultras di San Siro (Inter e Milan), che ha già portato all’arresto di 19 persone, continua a coinvolgere esponenti di rilievo del mondo calcistico. Secondo quanto riportato da Sportmediaset, nella giornata di ieri sono stati ascoltati Simone Inzaghi e Javier Zanetti come persone informate dei fatti. (Inter-News)
A metà della prossima settimana gli atti da Milano arrivano alla Procura Figc. Si può tracciare un profilo di rischio per i due club? "C’è un perimetro sanzionatorio nei casi di questo tipo. Va premesso che la responsabilità delle società è oggettiva per le violazioni normative dei tesserati di un club e diretta per le infrazioni dei legali rappresentanti. (Fcinternews.it)
Continuano a far discutere le parole pronunciate dal c.t. Luciano Spalletti in merito al caso curve, che sembrano tirare in ballo direttamente Simone Inzaghi, rilasciate a Rai Sport prima di Italia-Belgio. (Passione Inter)
Le audizione dell’allenatore Simone Inzaghi e del vicepresidente Javier Zanetti hanno confermato quanto emergeva dalle carte della Procura. Perché quel tipo di rapporto è espressamente vietato dalle norme federali e più precisamente dall’articolo 25, comma 10, che fa riferimento a una legge dello Stato (41/2007), frutto dell’inasprimento delle regole dopo l’assassino dell’ispettore Raciti nel 2007. (Tuttosport)