Cisl Bergamo, il sondaggio: «La metà delle persone rinuncia a curarsi perché non può pagare»

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Corriere Bergamo - Corriere della Sera SALUTE

Di fronte a tempi d’attesa sempre più lunghi nel pubblico per esami o visite specialistiche, l’alternativa è rivolgersi a strutture private. E per chi non può pagare, rinunciare a curarsi. È, in sintesi, la fotografia del sistema sanitario lombardo scattata dalla Cisl, grazie a un sondaggio interno a cui hanno risposto in modo completo 11.520 associati. I principali risultati, su scala lombarda, evidenziano come 8 intervistati su 10 abbiano effettuato nell’ultimo anno almeno una visita specialistica; e come più della metà di loro abbia dovuto pagare. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri media

L'evidenza è che circa sei intervistati su dieci hanno rinunciato alle cure nel corso del 2023. Che le liste bloccate fossero un problema per i cittadini i tutta Italia è evidente da tempo. Ora però lo ribadisce anche un'inchiesta portata avanti dalla Cisl, relativa a circa 11.520 suoi associati lombardi. (Today.it)

Fabio Nava, segretario generale aggiunto della CISL Lombardia, ha sottolineato l'importanza di questo dialogo continuo con gli iscritti: "Il confronto costante ci permette di costruire un’organizzazione che mette le persone al centro, rappresentandole e tutelandole con efficacia. (MBNews)

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Sei pazienti su dieci rinunciano a curarsi: colpa delle liste d'attesa e dei costi eccessivi. Ma medici e infermieri sono «promossi»

Presentati a Milano i risultati di un sondaggio condotto tra gli iscritti della CISL regionale sul “Servizio Sanitario in Lombardia”, un lavoro curato da BiblioLavoro, il centro studi dell’organizzazione sindacale. (Cisl Brescia)

Il valore medio della spesa per l’assistenza sanitaria di ogni famiglia cresce infatti all’aumentare del reddito, oltre che dell’età. La spesa media per visite, esami e ricoveri in Lombardia si aggira attorno a 915 euro a testa, mentre quella per farmaci, cure odontoiatriche, fisioterapia e simili, è stata di poco meno di 1.200 euro. (IL GIORNO)

Sei cittadini su dieci ammettono di aver rinunciato spesso o almeno una volta alle cure mediche. Il fenomeno è più diffuso tra le famiglie meno abbienti. (Corriere Milano)