«Flow - Un mondo da salvare»: il gatto e un'arca sgangherata nel cartoon senza dialoghi (voto 8)
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Non si sente una parola in tutto il film, solo rumori e versi di animali, ma dopo le primissime scene non ci si fa più caso, tanto le immagini sono capaci di «parlare da sole» come il cinema ci aveva insegnato all’origine della sua storia (anche se abbiano finito per dimenticarcene). È la scommessa, adulta e universale insieme, che il trentenne lettone Gints Zilbalodis ha vinto con il film d’animazione «Flow – Un mondo da salvare», dopo il già notevole «Away», anche quello a disegni animati e uscito in Italia solo in streaming. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
Tra paesaggi di abbagliante bellezza e pericoli imprevisti, il viaggio farà capire a tutti che l’unione è la loro vera forza. (Visionario)
Ed è un’aura di mistero che avvolge il film d’animazione Flow – Un mondo da salvare (nelle sale dal 7 novembre con Teodora Film), presentato nella sezione Un Certain Regard all’ultimo Festival di Cannes, opera seconda del lettone Gints Zilbalodis, che aveva già sorpreso con Away (2019), da lui diretto a soli venticinque anni. (cinematografo.it)
Non è da tutti vincere il Premio della giuria e del Pubblico al Festival di Annecy, forse il più importante in assoluto per il cinema di animazione, ma il Flow – Un mondo da salvare di Gints Zilbalodis è uno di quei film che sanno distinguersi. (Ciak Magazine)
Flow: il cartone che insegna la solidarietà di Cristina Battocletti 06 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)
Il protagonista di questa storia è un gatto nero con due occhioni increduli che cercano qualcosa o qualcuno di familiare, senza però trovarlo. Flow – Un mondo da salvare, nelle sale italiane dal 7 novembre con Teodora Film, è, senza troppi giri di parole, un film sorprendente. (Artribune)
Mentre non c’è traccia di esseri umani, l’arrivo dell’inondazione lo costringe a mettersi in salvo su una barca che deve però condividere con un variopinto gruppo di animali, tra cui un lemure, un cane labrador, un capibara e un uccello. (Il Sole 24 ORE)