Cancro alla mammella, La Verde (Aiom): “Test genomici ci aiutano su scelta terapie”
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(Adnkronos) – “Per il cancro alla mammella, che resta il più diffuso e la prima causa di morte per tumore tra le donne, i test genomici aiutano noi oncologi a scegliere la migliore terapia per ridurre il rischio della recidiva di tumore nella paziente operata. Dopo l’intervento chirurgico al seno, il team multidisciplinare che lavora nella Breast Unit, valuta l’esame istologico e definisce qual è il rischio che il tumore si ripresenti. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Tra le donne Windsor che, più di tutte, sono state schierate in prima fila per rappresentare la Famiglia Reale Inglese, senza dubbio, Sophie di Edimburgo, molto apprezzata da Re Carlo III e dalla sua compianta madre, la Regina Elisabetta II. (DiLei)
Prince William & Princess Catherine arrive at Royal Albert Hall for the 'Festival of Remembrance' 2024 ❤️ #PrinceWilliam #PrincessCatherine pic. Abito nero, la spilletta con il papavero rosso e un sorriso smagliante. (corriereadriatico.it)
La principessa Kate torna a incantare tutti dopo la malattia. Kate ha sorriso e applaudito accanto al marito, il principe William, al concerto commemorativo del Festival of Remembrance presso la Royal Albert Hall di Londra. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Diagnosi precoce e progressi nelle terapie hanno contribuito a questo importante risultato. (Adnkronos) – In Italia, le donne che vivono dopo la diagnosi di carcinoma della mammella sono aumentate del 20% in otto anni (da 692.955 nel 2015 a 834.200 nel 2023). (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Tuttavia, la recidiva del tumore al seno può verificarsi anche dopo 20 anni dalla diagnosi iniziale. Da qui, “l’importanza dei test genomici che aiutano gli oncologi a scegliere la terapia più adeguata per ridurre il rischio che il tumore si ripresenti nella paziente operata e, al tempo stesso, consentono risparmi per il Servizio sanitario nazionale”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
E’ su questo che punta la ricerca e progressi importanti arrivano da uno studio appena pubblicato sulla rivista Journal of Experimental & Clinical cancer Research e condotto da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell’Istituto Superiore di Sanità, guidato da Ann Zeuner, in collaborazione con le Università di Siena e di Bologna e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano. (Frosinone News)